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Dio mi ha condotto da te
Il fabbricante di eco è un romanzo a sfondo ambientalista che rientra nel filone americano di storie di argomento medico in cui ci si trova ad affrontare una rara patologia su cui le conoscenze sono poche ma l'abnegazione dei familiari, in questo caso la sorella, encomiabile. Il libro è scritto in modo chiaro e lineare ma è una scrittura di genere, nel senso che, cambiando un po' gli ingredienti e le dosi, mette in campo ciò che il lettore si aspetta: i tentativi infiniti della sorella, un neurologo con disturbi neurologici, un mezzo complotto. Lo vedo come un libro, ben scritto per il lettore a cui piace il genere medico, ma con poco spessore sia psicologico che di contenuto, che camuffa un po' la mancanza di contenuto infiocchettando bene ogni parte del romanzo (sono 5 parti) con l'immagine bella delle gru che però non fa prendere il volo a ben 570 pagine. Da un vincitore del National Book award mi aspettavo di più. Anche dal punto di vista prettamente medico, tanti patemi per curare una patologia grave con 14 giorni di terapia con un anti-psicotico! Ma cosa sono 14 giorni di cura? Niente. Magari si potessero risolvere malattie gravi anche con 2 o tre mesi di cura. Poi la genialata del medico di dare tutta la dose in un colpo solo .... Mah! Comunque sull'aspetto medico ci passerei anche sopra. Solo, speravo in un libro un po' diverso. Qualche volta anche loro (gli americani) perdono qualche colpo.
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Commenti
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In effetti questa sindrome spesso è una forma borderline tra psichiatria e neurologia, nel senso che spesso è associata a schizofrenia e quindi gli antipsicotici sono una terapia! Spesso nelle malattie che abbracciano questa branca è difficile fare la diagnosi, la terapia si basa su linee guida e protocolli giù prestabiliti.
Io di solito non amo questo genere!