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La meraviglia dei legami affettivi
La storia di Dinka, la cagnetta vera protagonista del romanzo, Tamar ed Assaf ci riporta in una dimensione terrena dove i legami affettivi tra gli esseri umani vincono su tutto.
Il racconto si presenta forse un po' balbettante, non lascia entrare imediatamente nella vicenda, ma pare evidente che si tratti di una scelta stilistica di Grossman, autore Israeliano molto celebrato.
Vengono toccate in maniera profonda le storture della società moderna, le tossicodipendenze, la violenza, il sopruso sui deboli, ma tutti i personaggi hanno dei ruoli ben definiti, sono o completamente buoni o assolutamente cattivi, i confini in Qualcuno con cui correre sono ben delineati e questo permette di consumare questa storia, a tratti molto avvincente, con una sicurezza di fondo, con la consapevolezza che il bene avrà la meglio.
Quello che più tocca il cuore è la grande importanza rivestita dai rapporti tra i personaggi, Grossman vuole dirci che in questo modo difficile tutti abbiamo la speranza di incontrare chi può capirci e può comprendere il nostro vero "io" interiore. L'amicizia che collega questi ragazzi è un sentimento vero, profondo, superiore a qualsiasi barriera e personalmente ho percepito quanto l'autore riponga la sua fiducia nei giovani, mentre gli adulti sono quasi sempre dipinti come figure controverse se non in alcuni caso completamente negative.
La critica che mi sento di muovere a questo romanzo, pur trovandoci di fronte ad una storia veramente originale, è la sensazione di prevedibilità che ha tratti ho personalmente avvertito; se in questo libro avessi trovato anche il "sense of wonder" avrei decisamente gridato al miracolo.
Il giudizio sull'opera nel complesso rimane comunque positivo, probabilmente da consigliare anche a lettori molto giovani che potrebbero ricevere indicazioni morali molto importanti.