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Gloria, mi vida
Ambientato nel 2001, il romanzo riporta a un recente passato di orrori sudamericani.
I fantasmi non muoiono mai, acquistano vigore invecchiando e se le generazioni si succedono, loro restano, con il loro strazio, per non farci dimenticare.
Buenos Aires, il cuore di quell' Argentina che negli anni Settanta vide una dittatura militare che oltre i morti ufficiali si macchio' di una repressione sfociata in 40.000 probabili scomparsi, desaparecidos.
Rapiti, torturati, cancellati.
E le donne di Plaza de Majo girano in tondo: madri, sorelle, nonne, un fazzoletto bianco in testa e una foto alzata al cielo, gridando Restituiteceli, Ridateceli vivi.
Orrore nell'orrore furono i piccoli nati dalle donne sequestrate, circa cinquecento neonati sottratti alle madri dopo il parto e spesso affidati in adozione a membri dell'esercito, la puerpera come una scatola di latta vuota chissa', forse gettata con altri corpi in una fossa, terra e carne con quel grido di bambino in testa.
E le nonne di Plaza de Majo continuano a sfilare , pensando a quella figlia incinta sparita nel nulla, lei che custodiva un bimbo, Ridateci il bimbo che custodisce nostra figlia, negli occhi, nei capelli, nel sorriso, nella voce.
Benche' sia narrativa e non un resoconto diretto di una storia vera, bello questo libro che porta alla luce un argomento oscuro, lo fa con tatto e sensibilita' ma anche con violenza, per sottolineare quegli eventi che costrinsero migliaia di famiglie argentine all'oblìo di un figlio morto senza tomba, di un nipote senza culla. E ancora il dramma di quei bambini ormai adulti che pagano il prezzo dell'illuminazione restando orfani due volte nella stessa vita, galleggiando su un velo nero di lutto a tu per tu col dubbio di una rivelazione.
Improbabile l'evento iniziale che dà inizio alla storia, esso e' pero' utile ai fini del racconto e in fondo, non essendo un'equazione matematica ma un'opera letteraria, apprezziamo la leggerezza delle lettere contro la precisione dei numeri.
Non manca l'amore, intenso, emozionante, dalla voce di una ragazza viva, dalla voce di un fantasma, o sia esso quel che sia.
Soprassedendo sulla copertina insulsa e sul titolo banale per nulla attinenti, tutto il resto e' molto buono, buona lettura.
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Commenti
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Anch'io l'ho preso dopo la segnalazione di Antonella De Martino! Certo che parlare dei desaparecidos e metterci quella copertina glamour hanno sicuramente perso molto nelle vendite...
Grazie a voi per avermi letta :-)
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