Dettagli Recensione

 
Il prigioniero del cielo
 
Il prigioniero del cielo 2013-09-11 13:58:02 BettiB
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
BettiB Opinione inserita da BettiB    11 Settembre, 2013
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Deludente Zafòn, magica Barcellona

Zafòn mi aveva conquistato con “L'ombra del vento” un paio di anni fa, che avevo letteralmente amato, tanto da spingermi a rileggerlo una seconda volta anche in spagnolo. Affascinata dallo stile gotico e studiato dello spagnolo, avevo proseguito la bibliografia con “Il palazzo della mezzanotte”, “Marina”e “Le luci di settembre”. Mi sono molto piaciuti anche questi, alcuni più (Marina), altri meno. Cominciai a leggere “Il gioco dell'angelo”, ma lo abbandonai a metà... troppo cupo, quasi macabro, in un modo che non riesco a spiegare mi aveva inquietato e così smisi di leggere Zafòn definitivamente. Un mese fa ho organizzato un viaggio a Barcellona così, per rientrare un po' nel clima arabeggiante e magicamente misterioso di questa fantastica città ho deciso di cominciare la lettura de “Il prigioniero del cielo”. (Sì, senza finire di leggere Il gioco dell'angelo, grande errore).

In questo ultimo (ne siamo sicuri?) libro che completa la trilogia ideata da Zafòn il protagonista è Fermìn, fedelissimo amico del caro Daniel Sempere, che viene coinvolto in un oscuro mistero, all'inseguimento di un altrettanto oscuro e misterioso personaggio riemerso dal suo passato sepolto. Con un lungo racconto-flashback ci viene svelata la vita avventurosa di Fermìn, ciò che dovette affrontare e cosa ancora lo tormenta (non aggiungo per non cadere nello spoiler).
Alcune parti (soprattutto verso la fine) sono state un po' confusionarie, ma ammetto che la colpa è esclusivamente mia, non avendo completato la lettura del prequel. Di fatto “Il prigioniero del cielo” potrebbe essere tranquillamente letto autonomamente.

Scorrevole, un po' lento e forzato all'inizio, ma una volta entrati nel mistero si prosegue con curiosità. Certamente, in confronto ai suoi passati successi, è molto molto MENO. Mi aspettavo di più da un autore che avevo tanto amato. Questo suo ultimo libro mi è sembrato pieno di cliché, scene forzatamente gotiche o costruite cercando di fare paura – senza successo.
Lo stile è sempre arzigogolato e pienamente barocco, apprezzabile a gusti. La trama poteva essere forse sviluppata meglio (magari con qualche scena meno “cinematografica”, più spontanea, sembravano tutte scritte apposta per un film...), ma i personaggi a mio parere sono ben caratterizzati e la crescita di Daniel (da ragazzino ne “L'ombra del vento” a uomo sposato qui) è evidente e pienamente apprezzata.
Lascia molti (moltissimi) interrogativi nel finale, per questo non sono poi così sicura che sia effettivamente l'ultimo della trilogia... Vedremo!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Gli altri libri di Zafòn
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera