Dettagli Recensione
L'innocenza.
Londra 1792, quattro ragazzi incrociano le loro vite con William Blake.
"Io mi aggiro per ogni strada urbana,
dell'urbano Tamigi lungo il corso,
e impressi in ogni volto segni incontro,
segni di sofferenza e abbattimento.
In ogni grido di qualunque Uomo,
nel pianto di qualunque Bimbo,
in ogni voce e proibizione avverto
le manette forgiate dalla mente."
La scrittrice Tracy Chevalier dipinge ancora per noi in questo libro il ritratto di un Londra alla fine del '700, mentre in Francia c'è la rivoluzione con la presa della Bastiglia e la cattura del re.
La storia parte da una famiglia che in cerca di fortuna approda dalla campagna inglese alla città di Londra in cerca di fortuna.
I due figli Jem e Maise stringono amicizia con Maggie, i primi rappresentano l'innocenza, essendo vissuti in campagna, protetti e accuditi dai genitori, hanno provato il grande dolore per la perdita del fratello, la seconda rappresenta la scaltrezza e la furbizia, perchè per sopravvivere alla città di Londra è questo che bisogna saper fare, visto ciò da cui è circondata povertà, desolazione e miseria. Sullo sfondo abbiamo da una parte il signor Astley che regala illusioni con il suo circo e dall'altra il signor Blake, che si legherà molto ai ragazzani, che scrive, recita e disegna cose difficili da capire e che per questo causano paura, soprattutto in un periodo dove soffiano i primi segnali di libertà e cambiamento.
"Voi create mondi ogni sera nel vostro anfiteatro, ma quando il pubblico se ne va e le torce si spendono e le porte vengono chiuse, di quei mondi rimane solo il ricordo, signore, capace di riscaldare a lungo il cuore dei miei spettatori nelle fredde notti d'inversno. Ma è qui la differenza fra noi, signore. Le mie canzoni e le mie immagini non si trasformano in ricordi, sono sempre sotto gli occhi di tutti. E non sono illusioni, ma raffigurazioni concrete di mondi che esistono davvero."
Jem e Maise, da questa esperienza e a caro prezzo, perderanno la loro innocenza, mentre Maggie ritroverà il valore dell'amicizia e la fiducia verso il prossimo.
Un buon libro, grande la Chevalier a ricreare contesti storici ed ad inserire nelle sue storie grandi personaggi realmente esistiti!
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ho letto solo'' la ragazza con l'orecchino di perla''