Dettagli Recensione

 
Sulla strada
 
Sulla strada 2013-09-02 00:06:31 Dilo
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
Dilo Opinione inserita da Dilo    02 Settembre, 2013
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Buona (?) la quarta

Questo libro mi perseguita da quando per gli esami di maturità decisi di portare "il viaggio" come filo conduttore del mio percorso interdisciplinare, mi hanno consigliato di leggerlo in molti, tre me lo hanno prestato e un quarto qualche mese fa ha deciso di regalarmelo a quel punto ho deciso che era il momento di ricominciare a leggerlo e chissà, magari anche di finirlo. Questa volta il libro l'ho finito ma è stata una faticaccia! E' il romanzo simbolo della beat generation, il racconto di Sal, giovane ragazzo di new york che vive ancora con la zia e gira il mondo, inizialmente è impaurito dall'idea di girare l'america da solo e con pochi soldi in tasca ma successivamente diventa un vero e proprio stile di vita e da qui che si snoda tutto il movimento beat e il successivo movimento hippie.Durante i suoi viaggi, succede di tutto, dagli amori ai problemi con la giustizia, vari lavoretti saltuari, alcool e divertimento, ma soprattutto l'amicizia. Diviso in cinque parti che corrispondono più o meno ai viaggi di Sal e Dean, inizialmente è un bel libro, scorrevole, interessante, nuovo pieno di quelle frasi che i ragazzini scrivono nei diari di scuola o ancora meglio come "stato" su facebook, ma via via che si prosegue nella lettura ci si chiede: "e quindi? ma dove vuole arrivare", arrivati a metà libro il romanzo diventa monotono e lungo, incredibilmente lungo e noioso, ogni parte diversa segue sempre lo stesso schema. Il narratore è in prima persona, è lui che racconta tutta la storia e a volte sembra che lo scrittore sia quel vostro carissimo amico che ha deciso di farvi vedere TUTTE le foto del viaggio di nozze e ad ogni foto corrisponde un aneddoto di dieci minuti, all'inizio è piacevole e seguite interessati, divertiti e un po' stupiti, dopo due ore di racconti cominciate a chiedere pietà e volete solo che finisca. Meglio un narratore in terza persona che sappia fare un riassunto e raccontare solo le cose più importanti.

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Commenti

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Bravo! La tua recensione mi sembra rispettosa del testo ma onesta e soprattutto sei riuscito a...finirlo! Non sto scherzando, hai fatto un gran lavoro e ti sei preso anche la briga di recensirlo (andando probabilmente incontro anche a qualche pollice verso, perché gli estimatori, anche se un po' acciaccati per sopraggiunti limiti di età, sono ancora tanti!). Per anni ho fatto finta di averlo letto e in parte è così, ma nonostante i tentativi non l'ho mai finito! Il libro ha senza dubbio un valore come manifesto generazionale e va letto come uno dei tasselli che rendono più accessibile la comprensione di un'intera epoca, forse però possiamo finalmente dire che non ci è piaciuto! Ciao. Domitilla.
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Domitilla Ganci
02 Settembre, 2013
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Scusami! A causa del tuo nickname mi sono rivolta a te al maschile! Ciao.
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gracy
03 Settembre, 2013
Ultimo aggiornamento:
03 Settembre, 2013
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No no no...siamo di più , ho letto anche altro di Kerouac tipo "i sotterranei" ...una lettura sofferta, compresa di copertina orrenda della Feltrinelli!
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Dilo
04 Settembre, 2013
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beh allora non sono l'unica, se le cose non piacciono bisogna dirlo ad alta voce! :)
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Dilo
04 Settembre, 2013
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Figurati, in realtà è solo l'abbreviazione del mio cognome. Si, è rischioso dire di un libro come questo che non è piaciuto, ma proprio non ce l'ho fatta adesso che ho detto che non mi è piaciuto mi sento anche più libera! ;) E giusto per intenderci ci sono voluti mesi a finirlo...e si prima di leggerlo tutto anch'io fingevo di averlo letto per intero, perché nonostante tutto è uno di quei libri che devi finire! ciao e a presto
Appena finito di scrivere la recensione, non puoi trovarmi più d'accordo su questo libro per la lentezza di alcune parti. E' giusto fare anche recensioni negative sennò chi si appresta a comprarlo se non sa viene un po' ingannato, come me, dalla trama sul retro.
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