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Cronaca di una morte annunciata
 
Cronaca di una morte annunciata 2013-08-31 08:29:29 paola melegari
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
paola melegari Opinione inserita da paola melegari    31 Agosto, 2013
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cronaca nera, con sfumature variopinte.

Il racconto vorrebbe essere una cronaca , in quanto Marquez, era stato mandato come giornalista a seguire il processo per l’omicidio di Santiago Nasar. Cruentemente ucciso sull’uscio di casa .
Mandanti ed esecutori, i gemelli, Vicario; fratelli di Angela Vicario, della quale riscattavano l’onore.
Storia incredibile, nella quale i gemelli, praticamente diffondono l’intenzione di uccidere santiago,
il mattino seguente la festa di nozze della sorella, rispedita al mittente in quanto impura.
L’amore del suo sposo, che per farla felice è disposto a tutto, si spegne così, al loro primo incontro matrimoniale, di coppia.
L’onore della bella angela, infangato.
Lei disonorata, per sempre.
Dopo botte , schiaffi pugni , ha il viso tumefatto e irriconoscibile, angela confessa:
è stato Santiago Nasar a deflorarla.

Non si sa in quale momento, in quale angolo, Angela ha sempre condotto una vita esemplare.
Non si appurerà mai la verità.
I fratelli devono uccidere il colpevole, devono lavare l’onta.
Così con ancora addosso l’abito da cerimonia, affilano i coltelli , sono macellaiai di professione,
scelgono l’arma che più si addice loro.



Tutti sanno, ad esclusione del diretto interessato!
Della serie , quando devi morire, devi e basta!
Perfino la madre lo chiude fuori casa, credendolo invece al sicuro, permettendo così il suo omicidio.
Il racconto, a mio parere , come dicevo all’inizio,vorrebbe essere una cronaca, ma come può la fantasia superbamente feconda , magica, di Gabo, partorire una cronaca?
Ne nasce così un girovagare di personaggi per le vie del paese, come se da un momento all’altro santiago dovesse conoscere il pericolo che lo aspetta dietro l’angolo. Nessuno si prende la briga di metterlo in allarme , tutti sanno. Santiago Nasar, ignora, tranquillamente, se ne va in giro.
Col panorama caraibico tipico di Marquez, fra curiosi, festeggiamenti, vescovi che mangiano solo creste di gallo, amanti sapienti, metri di intestini che se ne vanno a spasso per le vie e molto altro; come annoiarsi?
Non il migliore, ma certo spettacoloso Marquez.
Come faremo , quando, esaurite le sue opere, lette e rilette.
Poveri qmarquezziani, che sono molti a quanto vedo,come ci consoleremo?
alla prossima
paola

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