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Piccoli suicidi tra amici
Un colonnello vedovo e un imprenditore in crisi decidono di suicidarsi casualmente nello stesso luogo e nello stesso momento. Colti dall'imbarazzo e dallo sgomento, mettono da parte il loro proposito e progettano di riunire quanti più aspiranti suicidi possibile, cosa non difficile in Finlandia, per confrontare le reciproche esperienze e frustrazioni.
Alla prima assemblea indetta dai fondatori del gruppo si presentano in centinaia, una trentina dei quali rimane ferma nel proprio proposito. Ecco allora in viaggio per il Paese la corriera dei Morituri Anonimi, alla ricerca del luogo migliore per mettere in atto uno spettacolare suicidio collettivo. Lungo il percorso si uniscono al gruppo altri disperati, depressi o semplicemente stanchi della loro esistenza monotona. L'esperienza della condivisione scatena però una reazione inaspettata nella maggior parte dei viaggiatori, che ritrovano entusiasmo per la vita - quasi dispiacendosene! - e nuovi amori.
Da leggere sempre con un sorriso sulle labbra, Paasilinna ritrae senza turbamento alcuno la radicata tendenza al suicidio dei suoi connazionali, creando una storiella tanto improbabile quanto esilarante, da cui si evincono la sua tagliente ironia e profonda empatia con il popolo finlandese.
E' tipica di Paasilinna, e qui portata all'estremo, l'assoluta naturalezza che caratterizza ogni azione umana (o divina), la non-necessità di giustificare nemmeno l'atto più inconsulto. Impregnato di un forte humour, questo libro non manca di toccare anche seriamente l'argomento della morte e delle difficoltà quotidiane che possono gettare chiunque nella più nera disperazione. In circostanze inaspettate si può però ritrovare il gusto delle piccole cose: la compagnia di nuovi amici, un pasto attorno al fuoco, una sauna ristoratrice.
La splendida cornice del paesaggio finlandese non manca mai nei romanzi di Paasilinna (con l'eccezione di Prigionieri del paradiso, in cui forse è proprio questa assenza a dare un tono minore all'opera) anzi è parte integrante e fondamentale delle storie che vi si sviluppano e risolvono. Forse è grazie alla sua precedente professione di guardaboschi che l'autore riesce a delineare apparentemente senza forzo una natura così viva e meravigliosa. Ed è sempre grazie al suo rapporto con essa che spesso (soprattutto ne Il miglior amico dell'orso e L'anno della lepre) fa assumere ad animali selvatici atteggiamenti umani, o meglio qualità e doti umane, illuminati dalle quali i protagonisti che hanno smarrito la retta via riescono a redimersi.
Sulla scia dell'enorme successo riscosso da L'anno della lepre, vincitore del premio letterario Giuseppe Acerbi nel 1994, si è continuato a tradurre anche in Italia l'opera di Paasilinna. In Piccoli suicidi tra amici (1990, uscito nel 2006 per Iperborea) rispetto a tanti altri romanzi figura un numero maggiore di personaggi, alcuni dei quali fanno brevissime apparizioni, o quasi scompaiono dopo essere stati introdotti come apparenti protagonisti. Il ritmo della storia non ne risente affatto, anzi proietta con maggior efficacia il lettore nella vita quotidiana dei Morituri Anonimi, quasi si trovasse tra loro e voltandosi ora da una parte ora dall'altra potesse cogliere uno scampolo dell'esistenza di ciascuno. Sono ritratti fulminei: un aggettivo, una battuta, un'azione bastano a caratterizzare perfettamente un individuo.
Un romanzo scorrevole e divertente, lucido nella sua follia.
Arto Paasilinna è nato a Kittila nel 1942. E' un ex guardaboschi, ex poeta, ex giornalista. Le sue opere vengono tradotte in tutto il mondo e in Finlandia è uno degli autori più amati. in Italia è edito da Iperborea.
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