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La 25° ora
Montgomery Brogan, per gli amici Monty, avvenente ragazzo irlandese originario di Brooklyn, è il tipico ragazzo ricco di potenzialità che, come tutti pensano e come tutti hanno lasciato che accadesse, si è rovinato spacciando “roba”, fatalmente attratto non tanto dai soldi quanto dal potere. La sua vita estrema, illecita in una New York di luci e ombre è giunta però a un punto di svolta: qualcuno ha parlato. A essere narrate sono cosi le sue ultime 24 ore di libertà prima della prigione di Ostville.Tutti vogliono salutarlo, vogliono festeggiarlo sfiorando però una tragedia che rimane soltanto sua e che nemmeno i suoi cari amici Jakob e Frank o il cane Doyle possono condividere. E dopo quest’ultimo effimero giorno, dopo quest’ultima scatenata notte lungo le strade di New York, camminando verso l’inevitabile, un finale stupendo che, quasi fosse un buco nel muro del tempo, una impossibile 25° ora, tende a un orizzonte ipotetico e carico di speranze.
Il romanzo è molto piacevole e scorrevole giocato su dialoghi diretti a volte crudi, credibili e nonostante le vicende narrate non siano poi nuove Benioff non cade nello stereotipo e sa costruire i personaggi principali in cui possiamo riconoscerci, più caricaturali risultano invece gli uomini della mala Newyorkese.
Consiglio anche la visione del film omonimo diretto da Spike Lee, interpretato da un sempre convincente Edward Norton e sceneggiato dallo stesso David Benioff.
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