Dettagli Recensione
Un giovane Hemingway
Sarò breve e concreto in questo romanzo di Hemingway che, senza nulla togliere al libro in sè, ho apprezzato un po' meno degli altri, ma forse solo perché questo l'ho letto per ultimo, e quindi ero ormai "saturo" del suo pensiero e del suo modo di scrivere (non essendo comunque uno dei miei scrittori preferiti). "Fiesta" è uno dei primi libri di Hemingway, e forse il primo a dargli il vero successo. La storia ( autobiografica) è molto semplice, 4 ragazzi ed una ragazza decidono di partite da Parigi per andare alla festa di San Firmin (Pamplona) e godersi la settimana di festa e corride che ogni anno si svolge in questa cittadina spagnola durante la festa del santo patrono. Nel corso di questa avventura non mancheranno: corride, battute di pesca, sbronze, litigi e delusioni d'amore. E anche il finale è tipico dello scrittore americano. Il libro, scritto nel classico stile scorrevole e piacevole, si legge che è una meraviglia (sono solo 227 pagine), ed anche il tema è simpatico e caratteristico, soprattutto se amate le corride e le feste di paese, o, più in generale, le piccole città spagnole di provincia. Unico mio problema (ma ripeto, personale) è che dopo averne letti diversi dello scrittore di Oak Park, le dinamiche ( il suo pragmatismo nei confronti della vita ed il suo scetticismo nei confronti delle relazioni durature) risultano essere leggermente scontate ed a tratti ripetitive, soprattutto nei confronti delle relazioni interpersonali ( o storie d'amore appunto). Se avete letto poco o nulla di Hemingway vi consiglio di iniziare da questo, perché può darvi una prima idea sul suo pensiero, altrimenti vi consiglio comunque di leggerlo al più presto, se leggete prima "Addio alle armi" e "Il vecchio e il mare" questo libricino non aggiunge praticamente nulla a quei concetti. Lo consiglio però agli amanti del vecchio Ernest.
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Da giovanissima ho iniziato a leggere qualche pagina di Fiesta, poi ho mollato.
L'unico romanzo che ho gustato appieno è stato Addio alle armi!