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Quel che resta del giorno
 
Quel che resta del giorno 2013-08-07 11:28:20 andrea70
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andrea70 Opinione inserita da andrea70    07 Agosto, 2013
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Bellissimo

Un ormai anziano maggiordomo, in servizio presso la maestosa dimora di un ricco americano , fa un viaggio attraverso la campagna inglese per raggiungere una collaboratrice che non vede da molti anni e con cui aveva un rapporto molto stretto a dispetto della rigidità dell'etichetta e dei ruoli dell'epoca.
Mr Stevens, il maggiordomo, durante il viaggio rievoca i fasti della dimora in cui presta servizio, quando il proprietario era un nobiluomo inglese, poi caduto in disgrazia agli occhi dell'opinione pubblica per le sue simpatie e frequentazioni incaute con influenti personaggi politici vicini alla Germania nazista.
Il ritmo è molto compassato, come gli spostamenti di Stevens, tutto è permeato da un senso di dignità, la più grande qualità che deve avere un maggiordomo.
Una tale dignità e un tale portamento , educato, austero, quasi perfetto, crea una serie di equivoci con alcune persone incontrate da Stevens durante il viaggio, che ovviamente lo scambiano per una persona di ceto sociale elevato.
Mr Stevens torna con la memoria ad avvenimenti del passato, quasi a creare un bilancio della propria vita, chiedendosi se è stato alla fine un grande maggiordomo, colui che si dimostra sempre all'altezza del suo compito quali che siano le circostanze e gli avvenimenti.
Da ogni gesto, dalle parole , traspare un senso del dovere che sembra rimasto ancorato nel tempo, impossibile da portare ai giorni nostri, lo stesso atteggiamento del nuovo datore di lavoro di Mr Stevens si lascia andare ad una licenziosità , una leggerezza di toni che Mr Stevens fatica a comprendere , sono cambiate le persone, ma anche i costumi e il modo di rapportarsi agli altri.
Mr Stevens ricorda la figura del padre, con un amore quasi asciugato dal dovere, dall'etichetta, dalla stima che si esprime nell'imitazione del padre più che a parole, nel senso di lealtà verso la persona presso cui presta servizio , immolandosi fino all'ultimo respiro.
E alla fine del viaggio, dopo aver parlato con la donna che andava a visitare e scoperte cose che forse, in passato, avrebbero potuto cambiare il corso della propria vita , Mr Stevens si chiede se tutto ha avuto un senso o se rimane solo un grande vuoto colmato da occasioni perdute, parole non dette, , un amore mai rivelato senza più speranza di compiersi, vita non vissuta veramente.
Ma anche di fronte al conto del destino e a ciò che rimane Mr stevens si eleva addirittura sopra le persone che ha servito, lui ormai anziano e solo , senza una famiglia, solo con il suo lavoro e i suoi ricordi, non rinnega nulla di ciò che è stato. Nemmeno il disprezzo che ora ricopre la figura del Lord per cui ha lavorato per tanti anni può rendere meno meritevole e dignitoso quanto da lui vissuto.
La misura di un uomo è nei valori che ha portato sulle sue gambe tutta la vita qualunque fosse il prezzo: la dignità, il senso del dovere, la lealtà , il rispetto per gli altri.
Non si vive per se stessi , per Mr Stevens tutto ha avuto un senso, tutto è stato giusto così, nel solco tracciato dalla sua vita idealmente lungo un giorno, il sentiero del rimpianto si intravede solo per un attimo nello spazio di un tramonto.
Libro umanamente splendido, lento ma scritto magistralmente, non c'è un attimo di noia, si viene rapiti dall'incedere dei pensieri e dei ricordi di Mr Stevens, da un vissuto che sentiamo essere ad un livello verso cui guardare con devota ammirazione. Ishiguro ha colto in modo eccezionale le caratteristiche di un'epoca e di una certa società.

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Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
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Bravo Andrea, bella recensione, coinvolgente...si capisce che il libro ti è piaciuto veramente, e da come ne scrivi credo proprio che sia un romanzo da leggere, quanto meno per me!
Grazie per la segnalazione

Dany
Bravissimo Andrea, la tua recensione è splendida, mi segno subito il titolo.
Grazie
Valentina
@Dany @Valentina
se vi piacciono i libri con un senso morale che va oltre la pura trama direi che questo è da non perdere, buona lettura!
mettiamo in lista!
bel commento, si percepisce quanto ti sia piaciuto!
In risposta ad un precedente commento

07 Agosto, 2013
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Non ho mai voluto leggerlo perché ho sempre pensato che si tratti di una storia triste. Non mi piace l'idea di rimanerne amareggiata. Non ho visto nemmeno il film, tranne qualche scena. La tua recensione, però, è d'incoraggiamento. Ci penserò...
In risposta ad un precedente commento
andrea70
07 Agosto, 2013
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Beh credo che un minimo di amarezza sia anche plausibile soprattutto pensando ai sentimenti incompresi, in fondo siamo persone di un'altra epoca, vediamo le cose in una prospettiva modificata dal tempo e dai costumi .
A.
08 Agosto, 2013
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davvero bravo, toccante.
Ho letto altri libri di Ishiguro...questo mi manca...bel commento!
8 risultati - visualizzati 1 - 8

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