Dettagli Recensione
Uomini stanchi
Due storie diverse per ambientazione, contesto e personaggi, che si trovano accomunate dall'avere come portagonista un uomo stanco, insoddisfatto, alla ricerca di un riscatto che non arriva e che per questo ripiegano in un 'contentino' che allevi la loro fatica.
Il protagonista del primo racconto é un padre di famiglia, perdente nato insoddisfatto della propria esistenza, conteso fra il sogno di una famiglia che non c'é e la voglia di liberarsi dei propri figli ("fuori uno, dentro tre") che vede nel suo cane stupido uno strumento di riscatto.
Nel secondo, a parlare é un figlio, anche se é suo padre il vero protagonista. Anche lui costretto in una famiglia che non lo rende felice, in una condizione di ristrettezze economiche che é dura abbastanza da farlo sentire inadeguato e fallito, tanto da farlo sperare nella svolta quando gli viene donata una miniera.
Entrambi i protagonisti credono di aver a portata uno strumento di riscatto, le cui sorti lascio scoprire a chi vorrà cimentarsi nella lettura.
Assolutamente consigliato, soprattutto a chi vuole ritrovare lo stile di Fante in due racconti "maturi", brevi ma intensi.