Dettagli Recensione
Raccontami qualcosa di bello...
A volte basta un istante per cambiare completamente la nostra vita. Quante volte l'abbiamo sentito dire? Ma in realtà quanta importanza diamo a questa frase realmente? Nessuno. Crediamo sempre che a noi "non possa capitare". E invece può capitare. Anche quando sei giovane, quando la tua vita è perfetta, quando stai facendo qualcosa di normale. È ciò che capita a Will. Un istante e il suo mondo cambia per sempre, insieme al suo atteggiamento nei confronti della vita, una vita che non è più sua, in cui anche il minimo gesto gli è precluso, una gabbia che lo soffoca silenziosa e da cui vorrebbe fuggire. E poi c'è lei, Louise, che in una "gabbia", seppur differente ha deciso di viverci, sentendosi al sicuro. E un giorno, per caso, le loro strade si incrociano e nulla sarà più come prima.
Il preludio al classico romanzetto rosa, con tanto di finale scontato c'è ma se è ciò che cercate, cambiate libro. In questo romanzo, sulla base di ciò che avrebbe potuto essere un'altra deliziosa storiella romantica, bisogna fare i conti con la dura realtà. A tratti è divertente, quasi esilarante, a tratti un pò scontata anche ma la crudezza della realtà continua a far capolino, nonostante si crrchi di non volerla vedere. Le volte in cui feriamo qualcuno a cui teniamo convinti invece di agire per il loro bene, o quando ragioniamo egoisticamente senza considerare il punto di vista dell'altro. Lo capiamo col senno di poi ma a volte non basta. A volte Will chiede a Lou di raccontargli "qualcosa di bello"; a chi non è mai capitato di sentirselo chiedere, magari da un amico giù di morale? Spesso le risposte sono banali, qualsiasi cosa pur di distrarlo dai suoi tormenti. Eppure a volte, questa domanda, significa molto di più. Significa "dimmi che almeno tu stai bene".
Questo romanzo mi ha colpita molto, ti scaraventa brutalmente fuori dal mondo delle favole dei soliti romanzi rosa in cui basta un niente a risolvere i problemi più grandi. Non è così, la vita non è come vorremmo che fosse sempre e comunque.
In 34 anni, è il primo romanzo che mi ha toccata al punto da farmi provare fortissime emozioni contrastanti, che mi ha fatta riflettere e soprattutto, piangere come una ragazzina.
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