Dettagli Recensione
L'EPOPEA DELLA PASTORA
Questa storia descrive sapientemente l’epopea della rivolta partigiana contro la dittatura franchista nei primi anni del dopoguerra in Spagna. Siamo nel 1956, nelle aspre ed impervie montagne che si intersecano intorno al fiume Ebro tra Catalogna e Comunidad Valenciana. La storia si svolge su due binari che mescolano realtà e finzione romanzesca . In effetti da una parte c’è il romanzo che vede protagonisti uno psicologo francese ed un giornalista spagnolo che vivono ogni tipo di peripezia inseguendo le tracce di un personaggio entrato nella leggenda popolare con il nome di “Pastora” , metà uomo e metà donna , sul cui profilo sessuale fino alla fine non si ha nessuna certezza e dall’altro invece le reali storie accadute a tale personaggio , raccontate in prima persona dallo stesso. Credo che l’autrice , nel descrivere tali eventi , abbia in qualche modo voluto dire la sua sulla guerra civile spagnola , che devastò la penisola nel corso degli anni 1936/39 ma che ha lasciato delle ferite tuttora aperte. È interessante il taglio storico-psicologico che l’autrice conferisce a questa sua opera; sostanzialmente l’approccio è basato sulla descrizione dei caratteri e lo si capisce da come descrive i protagonisti principali del romanzo, in quanto ogni azione commessa ha una causa specifica che va ricercata nell’ambiente sociale in cui tale personaggio è cresciuto ed ha maturato esperienze di vita. Nel complesso, la scrittrice condanna apertamente la dittatura franchista che oppresse grossolanamente il suo popolo, impedendone un sviluppo socio-economico-culturale e da un altro lato descrive le gesta della resistenza
Indicazioni utili
Romanzi e saggi sulla guerra civile spagnola.