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Cinquanta sfumature di giallo
Realmente vissuta tra il 1907 ed il 1948, principessa Manchu nata a Pechino col nome di Gioiello d'Oriente , quattordicesima figlia del principe imperiale Su e della sua quarta concubina, di indole ribelle ed anticonformista, Kawashima Yoshiko venne ceduta dal padre all'eta' di otto anni ad un potente amico giapponese , che si era offerto di adottare la piccola.
In Giappone inizia quindi l'incredibile avventura di questa donna battagliera, che del fardello di essere femmina nella societa' cinese prima e giapponese poi in un secolo decisamente avverso, vuoi per necessita', vuoi per indole, fece la sua forza.
Di bell'aspetto, nobile e sensuale, amante dell'abbigliamento maschile, non riuscì ad evitare gli abusi perpetrati su di lei da coloro che dovevano essere la sua famiglia adottiva, non potendo avvalersi della tutela che il sangue del medesimo ceppo avrebbe garantito tra padre e figlia.
Promessa sposa ad un principe della Mongolia, tornera' poi a Shangai dove , a stretto contatto con membri altolocati dell'esercito giapponese, diventera' una sorta di Mata Hari d'oriente.
Nel 1945 Yoshiko venne incriminata per spionaggio ed arrestata, nel 1948 condannata a morte.
Questo e' il materiale succulento da cui Maureen Lindley ha attinto per la stesura del qui presente Il DIARIO SEGRETO DI GIOIELLO D'ORIENTE. Se il punto di forza di una storia orientale scritta da penna occidentale sta nel privare il romanzo dei cavilli che una stesura giapponese potrebbe avere su occhi non particolarmente predisposti, sarebbe utile non decadere in un contesto che espropri il soggetto di ogni suo valore aggiunto. Insomma, per farla concreta, la Lindley si perde nell'abuso di un argomento che in letteratura ultimamente fa numeri : il sesso.
Perde il suo fascino intrinseco la povera Yoshiko tra le mani dell'autrice, resta la storia arzigogolata di una sorta di prostituta e ninfomane. Sesso, tra pensieri e performance non tanto volgari quanto troppo frequentemente narrati, a mio avviso.
Se con me come utente l'autrice non ha avuto gran successo, cio' non toglie che il libro sia ben scritto e possa attirare l'attenzione di chi ama il genere. Io propendo piu' per l'approfondimento di usi e costumi, cerimonie, abiti, dimore, per la vita stessa dei protagonisti, in un viaggio itinerante dove la locomotiva sia tutto quanto di piu' caratteristico ed evocativo ci possa essere, ma non il sesso, salvo scelga deliberatamente un romanzo erotico.
De gustibus non disputandum, buona lettura agli estimatori di cinquanta sfumature di giallo.
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la tua recensione sarà utilissima per tutti coloro che volessero approcciare codesto lavoro!!!!
Pia
E sono d'accordo con te: se l'autrice aveva a disposizione un materiale di vita così straordinario, perchè banalizzare il tutto con argomenti che usi solo se non hai altro per attirare l'interesse?
Quello sì e' un europeo che sa Cogliere l'essenza orientale.
Ciao e grazie a tutti !
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Grazie :-)