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Faubourg
 
Faubourg 2013-07-15 09:24:51 C.U.B.
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    15 Luglio, 2013
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Il dolce e l'amaro

Per parlare di Faubourg non devo avere fretta, la scia emotiva nell'immediato lascia strascichi di perplessita'. Servono alcune ore di fermentazione, per identificare cosa ci sta lì sotto, in profondita'.

Scendono insieme da un treno, si conoscono solo da un paio di mesi.
Lui ha poco piu' di quarant'anni e si muove come un attore, con quel bastone dal pomo d'oro che stringe nella mano passeggiando su e giu' per la via, con fare perlustratore.
Nessuno sembra riconoscerlo, eppure ha vissuto fino ai suoi diciotto anni in quel paese, nemmeno i parenti sembrano averlo notato.
Lei e' piu' giovane, scovata in una casa d'appuntamenti lo segue chissá per quale ragione, forse perchè affascinata da quest'uomo che ha girato il mondo, forse solo perche' lui promette grandi affari: il gatto e la volpe, guardali lì che gran coppia.

Il dolce e l'amaro.

Il dolce in questo libro e' senza dubbio nelle doti scenografiche di Simenon, dove la malinconica bellezza delle piccole meraviglie inabissate dal potere dell'omologazione  ( per me che vivo nel nuovo millennio, non certo per lui che scrisse il romanzo nel 1937) emerge nell'armonico intrecciarsi di piccole realta' del borgo. La dote dell'autore sta nel renderle così tangibili che ancora mi pare di avere le dita collose, dopo essere entrata in una bottega di burro ed averne comprato un pacchetto in carta oleosa. Per non parlare dell'allegria di coriandolo nel negozio di confetti multicolore e di dolci alla ciliegia, oppure della piccola cartoleria dove inebriarsi inalando profumo di gomma e matita. 
Ed ancora il fresco della mattina aprendo la porta di casa in vestaglia, fermando il carretto tirato a mano dall'ortolano  per riempire un cesto di vimini con frutta e verdura fresca...

L'amaro sta invece nella personalita' dei suoi soggetti, in quel senso di meschinita' e sconfitta e insoddisfazione che trapela da ogni pagina. 

Indimenticabili le sue scenografie, controversi i suoi attori, certo tra i suoi libri ho letto romanzi che mi sono piaciuti di piu' ma nel complesso e' sempre un gran piacere mettersi seduti e lasciarsi andare nel tempo che fu, ciondolando su una panchetta ombreggiata mentre un vecchio furbastro beve acquavite quando la figlia non guarda. Buona lettura.

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Commenti

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Grazie dell'indicazione Cub! :) Un Simenon quindi sempre apprezzabile, ma non ai livelli più alti da te già precedentemente recensiti.
bello bello bello!!!!
lo leggerò :-)
E' proprio vero! Simenon ha una capacità espressiva scenografica! Rende benissimo i luoghi e i caratteri. Bella recensione!
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
16 Luglio, 2013
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Sì Rob, belloa anche se altri mi son piaciuti di piu'. Pero' sai, sono gusti, sono momenti...
Grazie a voi :-)
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