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JO E LE SUE PRONIPOTI
Un giorno qualunque di settembre passavo davanti alla vetrina di una libreria e ho visto questo romanzo, sono rimasta molto colpita dalla copertina, una soffitta con molti libri e una ragazza che avrà più o meno la mia età che tiene in mano una lettera.
Solamente poi leggendo la trama ho realizzato il fatto che questo libro fosse una sorta di continuazione se si vuol dire così di “Piccole donne” soltanto ambientato ai giorni nostri.
Visto che mancavano pochi giorni al mio compleanno ho preso l’occasione al balzo e me lo sono fatto regalare.
Ci troviamo così davanti alle discendenti della più famosa e intrepida della sorelle March Jo, loro sono Emma , Sophie e Lulu Atwater e c’è anche la loro madre Fee .
Ma iniziamo con Emma che si trova davanti ad una svolta importante nella sua vita, sta preparando il suo matrimonio, invece,Sophie è una ragazza che non passa inosservata, corteggiata da moltissimi uomini, sogna di diventare una brava attrice.
Arriviamo infine a Lulu, delle tre sorelle la più ribelle, anticonformista non riesce a trovare la sua strada sia nel campo lavorativo che in quello sentimentale. Passa da un lavoro all’altro senza avere un’idea chiara su cosa fare ma adora cucinare.
Sarà proprio lei a salire in soffitta e a trovare in una vecchia valigia le lettere scritte dalla trisnonna Jo March alle sorelle.
Le tre ragazze non hanno molte informazioni sulla loro antenata e non hanno una grande ammirazione nei suoi confronti, come invece possiamo averla noi che abbiamo letto o anche visto in tv Piccole donne e che ci ricordiamo che Jo era una donna molto coraggiosa e intrepida.
Sono le lettere trovate da Lulu a far ricredere dapprima la ragazza, che inizialmente non rivela cosa ha trovato in soffitta , e poi anche le altre sorelle e la madre.
Questi scritti che Jo ha lasciato saranno fonte di consigli su come affrontare le difficoltà, i piccoli o grandi problemi di tutti i giorni e per riuscire a trovare la strada giusta nella vita.
Credevo veramente di rimanere delusa da questo romanzo, invece, penso, anzi sono quasi sicura, sia uno dei libri più belli che abbia mai letto, mi ha suscitato varie emozioni, mi sono ritrovata a in alcuni punti con le lacrime agli occhi e altre volte mi sono fatte dei lunghi sorrisi.
Questo romanzo mi ha messo il buon umore, quando lo aprivo e leggevo mi sembrava proprio di essere lì con loro di entrare nella loro casa, nei loro pettegolezzi nelle loro confidenze e chiacchiere.
Tuttavia non ho trovato che il racconto prendesse una piega sdolcinata o troppo mielosa l’autrice, che secondo me è stata bravissima, ha saputo dare la giusta impronta alla storia non tradendo mai il clima che si aveva nella famiglia March.
Il sentimento predominante in questo romanzo è l’amore, per un genitore, per una sorella o per un’amica la famiglia è un luogo sicuro dove ci si può rifugiare.
E’ importante avere delle sorelle o un’amica di cui ci si può fidare, a cui si può confidare un segreto e ci si possa confrontare, avere e dare consigli, io in questo libro ho trovato tutto questo.
Anche i momenti più difficili si possono superare se ci si vuole veramente bene.
Emma, Sophie e Lulu mi sono piaciute tutte e tre anche se la mia preferita guarda caso è Lulu ma ho apprezzato anche le altre in maniera differente, Emma soprattutto verso la fine del racconto e Sophie inizialmente sembrerebbe la bella ma stupida si riscatta nel corso della storia.
I personaggi maschili ci sono, ma devo dire che fanno da cornice alla storia che invece è ben animata dalle avventure delle ragazze.
E’ difficile lasciare questo libro,quando sono arrivata alle ultime pagine non lo volevo finire non volevo lasciare la famiglia Atwater.
Credo che la Donnelly non abbia sbagliato nulla, è riuscita a far rivivere il clima sereno e d’amicizia che si respirava nel libro Piccole Donne, e ha donato al lettore un altro romanzo indimenticabile.