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Senza infamia e senza lode
Non avevo mai letto un libro di Musso e questo è il primo e credo anche l'ultimo.
Dunque partiamo dai lati positivi:
- E' scritto molto bene, con descrizioni non tediose, dialoghi non esagerati e l'idea di mettere una citazione all'inizio di ogni capitolo è veramente interessante e in un certo senso diventa il prologo che ti fa presagire qual'è la tematica del capitolo in questione;
- La trama è interessante e sicuramente, per me che sono una sognatrice, densa di spunti (la ragazza caduta dal libro mi piaceva un sacco come idea).
Ora passiamo alle note dolenti che sono rapprensentate dalla trama stessa.
Se l'incipit della ragazza caduta dal libro è ciò che mi ha spinto ad acquistare il volume, lo svolgimento della trama non è assolutamente all'altezza perchè da metà libro in poi diventa tutto così banale e prevedibile da annoiare (addirittura con grossi sbadigli). Tacciamo poi il fatto che la protagonista femminile è insopportabile ma, vabbè de gustibus, il punto è che l'epilogo io l'avevo già intuito da quando Tom incontra Billie per la prima volta, quindi finale scontatissimo e sdolcinato che annacqua tutto il messaggio del libro e cioè la scrittura e la condivisione delle emozioni come salvezza personale e universale.
Poi un ultima questione riguarda quel narrare in prima persona quando si parla di Tom e in terza persona quando l'azione si sposta sui suoi amici: che senso ha???? Non potevano mettere tutto in terza persona? Generalmente si narra in prima persona per aumentare l'immedesimazione col personaggio narrante ma in questo caso è assolutamente inutile!
In sostanza: se volete leggerlo, fatevelo prestare o prendete l'edizione economica.