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Gli amici si scelgono, i parenti no
“Come gocce di sale al vento” di J. Courtney Sullivan può essere definito come un susseguirsi di riflessioni su temi importanti come la Fede, l’amore verso il proprio compagno e verso i propri figli, la necessità di mantenere rapporti con i familiari nonostante ciò non sia sempre facile , il valore da dare alla propria vita e il coraggio di affrontare tutte le difficoltà che questa ci impone di superare. Queste tematiche sono esplorate tramite il racconto narrato da quattro figure femminili che descrivono la loro versione della storia di famiglia con una visione piuttosto egoista, spesso dura. Alice, la più anziana, nonostante la sua forte Fede cattolica, non riesce a dimostrare affetto nei confronti di figli e nipoti. Su di lei pesa il fatto che un evento tragico, avvenuto quando era un’affascinante e ribelle giovane, ha repentinamente stravolto la sua vita e l’ha portata a scegliere un’esistenza a cui, fino ad allora, sfuggiva. Kathleen, sua figlia, ha sofferto per la freddezza che la madre ha dimostrato nei suoi confronti e nella sua vita ha preso spesso decisioni che Alice disapprovava, forse per dimostrare a se stessa di essere ben diversa da lei. Maggie, figlia di Kathleen e nipote di Alice, deve prepararsi a vivere un cambiamento fondamentale nella sua vita e la gioia che questo dovrebbe portarle è offuscata, in parte, dalla delusione di non aver al suo fianco la persona che lei aveva immaginato come punto di riferimento. Infine Ann Marie, sposata con uno dei figli di Alice,ha sempre aspirato alla perfezione nel suo essere moglie, madre e nuora, ma scopre di non essere, suo malgrado, riuscita ad ottenere ciò. Queste quattro donne si incontrano e proseguono a provare rancori una verso l’altra nel cottage di famiglia nel Maine. Il lato cinico che decidono di mostrare fa di loro personaggi difficili da apprezzare ed amare immediatamente. E’ necessario continuare la lettura per capire le ragioni del loro agire e per decidere se continuare a giudicarle e disprezzarle, o al contrario, affezionarsi pian piano ad esse. Non si può rimanere indifferenti a queste diverse donne e ciò, a mio parere, è la forza di questo libro. Un personaggio indiscutibilmente positivo, tuttavia, lo si ritrova in Daniel, patriarca ricordato con dolcezza da tutte loro e apprezzato soprattutto per l’allegria e tenerezza che lo caratterizzava e per aver tenuto unita la famiglia, che alla sua morte si è sgretolata. Un romanzo che permette ai lettori di riflettere insieme alle protagoniste sui temi da loro trattati e sui legami, a volte complicati, che spesso esistono tra le persone.
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Commenti
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Il tuo titolo? Verissimo!!!
Ciao, Pia