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TENNIN GOSUI
Oggi concedetemi di sussurrare malinconicamente, invece che scrivere il mio commento. Perche' sia essa scelta o subita, la fine di un'entita' che ami merita rispetto. Con tono ovattato lascio allora un pensiero per l'ultimo lembo della mia penisola Mishima, un autore che si e' insinuato in me fin dal primo romanzo letto.
"La vita umana e' breve , ma io vorrei vivere per sempre."
(Mishima Yukio, 25 novembre 1970, biglietto di addio scritto prima del suicidio rituale).
Con la morte giunge di conseguenza la fine della sua splendida produzione letteraria, epilogo tenacemente incarnato tra le pagine del libro di cui vi parlero' , il cui finale venne composto il giorno precedente il seppuku.
Ultimo capitolo della tetralogia IL MARE DELLA FERTILITA', benche' la penna sia sempre piacevole manca dello splendore onnipresente altrove, quasi che l'idea di morte, di disillusione stesse a poco a poco ingoiando non solo il Mishima uomo, ma anche l'artista.
Il quasi ottuagenario Avvocato Honda, insindacabile protagonista dell'intera opera, adotta il giovane orfano Toru, nella cui identita' riscontra l'ennesima incarnazione del caro amico Kyioaki.
Ma questo e' un libro di morte, e' un libro di decadenza.
E' il libro della decomposizione della bellezza cosi' come riporta il titolo , la cui traduzione e ' letteralmente I CINQUE SEGNI DI DECOMPOSIZIONE DELL'ANGELO, con riferimento alla tradizione buddhista dove gli angeli terreni vicini alla morte manifestano la loro decadenza con cinque segni evidenti agli uomini.
Il romanzo e' molto impegnativo non tanto nella forma, quanto nel contenuto.
Pochi sono i personaggi principali ma di una complessita' intrinseca non indifferente, forse l'opera avrebbe bisogno di una rilettura per cogliere ogni sfumatura e approfondirla come merita. Certo e' che il carapace di Mishima e' evidente in tutta la tetralogia ed in questo quarto libro ansimano gli ultimi spasmi di un uomo il cui forte nazionalismo non trova pace nella modernizzazione del Giappone, quasi che i cinque segni di decomposizione dell'angelo si traspongano nella decomposizione del suo amato Paese, i segni della decadenza dell'antica tradizione nipponica ormai inequivocabili.
Nelle opere dell'autore lette e' sempre incantevolmente espressa la sua sensibilita' attraverso i fiori, che egli descrive con un'opulenza artistica ed esotica cui solo madre natura in persona potrebbe tenere testa.
TENNIN GOSUI ci lascia impietriti davanti ad un giardino privo di colore, orfano dell'esplosiva gioia purpurea di una vecchia lagerstroemia condannata a morte da una giovane lama.
Se ogni libro della tetralogia puo' essere letto senza poi procedere coi successivi, e' necessario affrontarli cronologicamente non essendo opere a se stanti.
IL MARE DELLA FERTLITA'
FINE
Ciao Yukio-san.
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Commenti
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Comunque devo proprio leggere tutto tutto tutto quello che ha pubblicato. Sono a buon punto :-)
@ Silvia, non vorrai fermarti al primo vero ?
@ Silvia, tutto il tempo . CAVALLI IN FUGA (o A BRIGLIA SCIOLTA) credo proprio sia nelle tue corde, quasi sicuro che ti piacera' :-)
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