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Eleganza...un dato di fatto difficile da discutern
A chi mi dicesse"cosa mi consigli di leggere?"io risponderei"hai voglia di qualcosa di forte,che ti faccia pensare e allo stesso tempo ti chieda tempo e pazienza?"se la risposta fosse si,allora senza dubbio consiglierei di leggere L'eleganza del riccio. Altrimenti,se non si ha a disposizione un pò di tempo e tenacia in più,sarebbe meglio evitarlo(almeno dal mio punto di vista). Non per altro Muriel Barbery è stata una docente di filosofia e per questo motivo vi ritroverete a leggere diverse citazioni filosofiche-letterarie. La storia narra di due personaggi diversi tra loro eppure così vicini. Troviamo Renèe,comunissima portinaia di un lussuoso condominio parigino,apparentemente sciatta,pigra e curante solo del suo gatto,invece è una persona molto colta e preparata.E' vedova e affronta la sua solitudine dedicandosi alla scoperta della sua anima e alle sue mille sfaccettature. Nasconde un segreto,che lei stessa si ritroverà ad affrontare alla fine del libro. L'altro personaggio è Paloma,figlia di genitori ricchi e viziati,eppure sempre in conflitto con essi e con la sorella maggiore. Non riesce a sopportare la mediocrità della gente con cui vive e per questo motivo decide di dare fuoco al suo appartamento e poi in seguito suicidarsi. Renèe e Paloma sono destinate ad incontrarsi,anime in bilico e tormentate ma anche vicine e comprensive l'una con l'altra,anche grazie all'intervento del terzo personaggio Kakuro Ozu,un ricco signore giapponese che verrà ad abitare nello stesso condominio. Kakuro,a differenza di molti condomini,è ricco anche d'animo e grazie al suo potere riuscirà ad aprire e a leggere nel cuore della portinaia e a farne uscire anche i segreti più profondi. E sempre lui farà capire a Paloma,qualcosa in più sulla vita,qualcosa che nemmeno il notevole intelletto della ragazza aveva saputo cogliere. Come da titolo,è un romanzo elegante,a volte un pò troppo "snob",ma credo sia stato voluto dall'autrice. E' uno di quei romanzi da leggere a mente libera,da lasciarsi trasportare,da capire fino in fondo,da cogliere appieno il significato del "niente è come appare". Forse non mi è piaciuto al 100%,ma credo perchè sia dovuto al fatto che non ci sia il "lieto fine"e io,da inguaribile romantica quale sono,ci spero sempre alla fine di ogni libro nel"vissero felici e contenti". Comunque,consiglio di leggerlo per cogliere le vostre personali interpretazioni e riflessioni sul "sempre nel mai". P.s.fazzoletti a portata di mano :-)
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