Dettagli Recensione

 
L'amante di Marguerite Duras
 
L'amante di Marguerite Duras 2013-07-01 12:38:02 Cristina72
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Cristina72 Opinione inserita da Cristina72    01 Luglio, 2013
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La prostituta bianca di Sadec

“Accade ogni sera, nel quartiere malfamato di Cholen. Ogni sera quella piccola viziosa va a farsi accarezzare da uno sporco cinese milionario”. Quindici anni e mezzo, scarpe di lamé col tacco acquistate in saldo, cappello di foggia maschile, vestito logoro di seta naturale adatto al clima torrido dell'Indocina.
Ha un aspetto originale che si fa beffe della ricchezza questa donna bambina di origini francesi che già cattura gli sguardi degli uomini, un fascino naturale fatto di contrasti, occhi sensuali e cerchiati che sanno ancor prima di sapere. Non si fa illusioni sulla vita, glielo impediscono lo sguardo spento e quasi folle della madre, rovinata da speculazioni sbagliate, e la malvagità del fratello maggiore, il prediletto, l' “assassino senza armi”, colui che con la su vitalità malsana “ucciderà” il fratello minore, il fratellino. Tutti e tre amano la madre di un amore dolente che va oltre l'amore: “Per quel che è stato fatto a lei, così dolce, così fiduciosa, odiamo la vita e ci odiamo”.
I ricordi si accavallano in questo romanzo, c'è un prima e un dopo e poi ancora un prima, prima e dopo “l'esperimento” con il giovane cinese, uomo consumato dalla passione per la bambina bianca. Continui passaggi dalla prima alla terza persona, un tono disincantato che svela i pensieri più inconfessabili, i fatti più intimi, odori, suoni e colori di una terra “che non ha primavere, non ha risvegli”: c'è tutto questo nella memoria della scrittrice.
E c'è la garçonnière dell'uomo di Cholen, rifugio dal presente, luogo di piaceri proibiti dove “approfondire la conoscenza di Dio”, dove piangere sul passato e sul futuro mescolando le sue lacrime con quelle dell'amante.
E' sola la ragazzina disonorata, sola con il suo corpo “abbandonato all'infamia di un piacere che fa morire”, sola col suo dolore inaspettato mentre lascia l'Indocina alla volta della Francia.
Appoggiata al parapetto della nave che abbandona il porto guarda la limousine nera dell'amante cinese e avverte il suo addio silenzioso: “E poi alla fine non l'aveva più vista. Era sparito il porto e poi la terra”.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
300
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

6 risultati - visualizzati 1 - 6
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

A me questo libro è piaciuto tantissimo. Come sempre bella recensione! Ciao
Splendida recensione, che cattura l'atmosfera del libro. Complimenti:-)
Che pathos Cristina! Non vedo l'ora di leggerlo.
Grazie a tutte :-) Anche il film che ne è stato tratto è notevole, ma non all'altezza del romanzo.
Bellissima recensione mi fai venire voglia di rileggerlo.
Mi piace la Duras, mi è piaciuto questo libro e devo dirti che lo hai descritto proprio benissimo.
ciao paola
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
13 Agosto, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Sei molto gentile Paola. Della Duras ho letto solo questo, in compenso l'ho letto due volte :-)
6 risultati - visualizzati 1 - 6

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T