Dettagli Recensione
Il giovane James
James Dunfour Sveck é un giovane neodiplomato di New York che lavora presso la galleria d'arte moderna di sua madre. Fuori dal comune, disadattato, lontano dai conformismi della società globale, James vive in una situazione famigliare complessa con un padre pressoché assente, una sorella che lo ritiene un pazzo, e una madre sfortunata nei matrimoni che ha appena lasciato il suo nuovo compagno dopo la luna di miele. Non ha assolutamente intenzione di andare all'università, a lui non piacciono gli ambienti con troppe persone o per lo meno quel tipo di persone. La sua condizione psicologica lo porta, nel corso della sua vita, ad assumere comportamenti folli che inevitabilmente lo esulano dalla società. Gli appuntamenti settimanali con la dottoressa Adler, mettono James di fronte alla sua condizione e lo portano ad aprirsi, seppur in modo intimo e personale. E consapevole della sua condizione, ma la difficoltà nell'esprimerla lo portano a complicare e a rendere inaccessibili i rapporti con gli altri. La sua omosessualità, anch'essa inespressa, lo porta ad incrinare i rapporti con il gestore della galleria d'arte dove lavora e di conseguenza a degenerare il rapporto, già labile, con la madre. L'unico riferimento solido è la nonna, Nanette. Le cene e le chiacchierate passate nella sua casa di Hartsdale sono per lui un sospiro di sollievo dal soffocamento della società e dalle oppressioni dei famigliari che continuamente gli chiedono spiegazioni e motivazioni. Da sua nonna arriva comprensione ma anche dolore. Dolore che porteranno finalmente James a prendere decisioni importanti.
Opera scritta in modo fluente e brillante. Dialoghi incalzanti e introspettivi pitturano personaggi interessanti ai quali ci si affeziona.