Dettagli Recensione
Vattelapesca!
Quando ho comprato la copia de "Il giovane Holden", dopo averla cercata varie volte in libreria, ero veramente in SOLLUCCHERO (cit. libro)! Non vedevo l'ora di leggerlo e arrivare all'ultima pagina.
Non appena ho letto i primi capitoli, avevo ancora lo stesso pensiero in mente...ma non in senso positivo! Pagina dopo pagina l'entusiasmo è evaporato, sostituito da un'irrefrenabile voglia di chiuderlo e lasciarlo sulla mensola, senza averlo finito. Ovviamente alla fine ho deciso di terminare la lettura, perchè volevo dargli una possibilità fino alla fine.
Le intenzioni c'erano...
Insomma, questo è stato uno dei pochi libri che ho letto con malavoglia. Duecento pagine non sono niente, e invece ho impiegato giorni per raggiungere l'ultimo capitolo!
Lo stile non è granchè. E' vero comunque che riprende il linguaggio giovanile del suo tempo, ma tutti quei "e via discorrendo", "eccetera eccetera" "vattelapesca" e "e compagnia bella" mi hanno fatto storcere la bocca più di volta. Insomma, andrebbe bene (diciamo così) in un linguaggio colloquiale, parlato, ma NON scritto. Sul serio, questa cosa non è piaciuta per niente, tuttavia è originale, gliene do atto.
Passiamo al contenuto. Io personalmente non l'ho trovata particolarmente entusiasmante. Lui gira per New York perchè è stato sbattuto fuori dalla scuola e non vuole tornare a casa per dirlo ai suoi.
Io non riesco a capire qual'è il significato che Salinger vuole far emergere dalle "avventure" di questo ragazzo. Il disagio giovanile? Il senso di smarrimento degli adolescenti? L'incomprensione verso la società? Ok, magari queste sono alcune delle cose che l'autore vuole farci capire, però nella lettura tutto questo si perde a causa delle vicende, profondamente noiose.
L'unica scena che mi è piaciuta è quella con il suo ex professore, Antolini: il suo discorso è stata l'unica parte del libro che ho letto con notevole interesse.
Quindi ecco il mio giudizio finale: sono rimasta molto delusa da questo libro (e lo dico con rammarico).