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Vittima o carnefice?
Ambientato all'estremità di una periferia parigina grigia, fredda e desolata, questo racconto di Simenon è una cartolina bruciante e brulicante di odi e crudeltà.
Un racconto che scorre tra sospetti ed indifferenza, svelando il volto più ambiguo e opportunista dell'essere umano.
Come spesso accade il gran cuoco Simenon, con pochi ingredienti riesce ad imbandire un tavola ghiotta: una portinaia delatrice ed un palazzo abitato da una schiera di inquilini sui generis tra cui il misterioso signor Hire.
Impossibile staccarsi dal fluire della narrazione, da un crescendo di dubbi, di supposizioni con cui il pubblico inevitabilmente si ritrova a fare i conti; una girandola di specchi, di volti, di situazioni destinati ad esplodere in un epilogo incandescente, in cui tutti i tasselli trovano una collocazione perfetta.
Un noir dal sapore dolce e amaro, in grado di generare sensazioni contrastanti nel lettore, passando dalla rabbia alla commozione. Le intenzioni dell'autore sembrano scorrere su un doppio binario, ossia da un lato edificare un'architettura geniale per rappresentare i comportamenti umani, dall'altro essere consapevole di insinuare nel pubblico il tarlo del sospetto, divertendosi quasi nel vederlo brancolare nel buio.
Sono presenti tra queste poche pagine tutte le tematiche care all'autore, dalla duplicità dell'animo umano, all'egoismo, all'aridità di mente e di cuore, alla ricerca sottaciuta del fuoco della passione sia essa amorosa sia essa per un desiderio di realizzazione nella vita.
Lettura godibile da assaporare immagine dopo immagine, anche se un certa carica adrenalinica spinge a volare verso l'ultima riga.
Una chicca letteraria datata 1933 ancora luccicante.
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Commenti
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dire qualche parola in più potrebbe essere pericoloso per chi lo dovesse ancora leggere.....
è un racconto tutto da scoprire!
pensa che quando scelgo un Simenon mi impongo di leggere solo qualche riga della quarta di copertina, perchè non vorrei che qualche parolina di troppo mi rovinasse il gusto della lettura...preferisco immergersi al buio e godermi la storia, perchè questo autore mi stupisce sempre!
Bruno
Mille grazie ;-)
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I miei complimenti!
Pia