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IL LENTO SCINTILLARE DEL DISTACCO
Questo romanzo contiene e intreccia molte storie in poche pagine. La storia di una donna, narrata dall’interno e dall’esterno, segnata dal suo nome e dalla sua origine. La storia di un’amicizia, variegata di affetto e complicità, ma anche di sensi di colpa e sottili incomprensioni. La storia di tre generazioni. La storia di una famiglia ricca. La storia di una famiglia povera, segnata dalla tragedia. La storia di un amore insolito, struggente. La storia di un incubo, l’incubo di una nazione. La storia di una vita e di molte vite. La storia di una malattia che si conclude con la morte.
C’erano una volta tre donne, stese sull’erba a prendere il sole. Non sembrano disposte a caso: la bionda, la castana in mezzo, la mora dall’altra parte. Tra la bionda, l’angelica Blanca e la bruna, la prosperosa la castana Sofìa sembra un tramite, un giusto mezzo. E in effetti è lei, che porta il nome della sapienza, a permettere la conoscenza e lo scambio tra le due donne. Attraverso l’amicizia di Blanca e Victoria mondi diversi e opposti si conoscono e si mescolano, attraverso la consapevolezza. Un incontro che provocherà reazioni e cambiamenti irreversibili. Forse l’inizio di una conciliazione.
“Le vere padrone della storia e del paese sono state le donne della mia specie, non quelle come Victoria, che accumulano proteste destinate a essere zittite non appena gira il vento. Né quelle come Sofia, alle quali è rimasta solo la durezza a causa del loro radicalismo.”
Blanca è una donna privilegiata. Ricca, bella e bionda. Nasce colma di doni, con il destino e il successo già garantiti dall’eredità di famiglia. Fa parte di quel genere di donne che non si espongono, che non scendono in piazza nei momenti più difficili. Donne nascoste, che sono in grado di sostenere con la loro forza insospettabile il destino di una nazione.
Candida come il suo nome, pura e ingenua come un’alba, Blanca potrebbe condurre una vita tranquilla e serena, se non avesse un difetto che non le sarà perdonato: è generosa, pronta a condividere i problemi degli altri senza chiedere nulla in cambio. La sua generosità la porterà a uscire dal “perimetro netto” che la società le ha costruito intorno. Le donne della sua specie plasmano la storia “da dietro le quinte” e non perdono mai la testa. Quasi mai.
Il linguaggio di questo romanzo ha un’eleganza evocativa adatta alla struttura narrativa decisamente non lineare, un vortice lieve che unisce con grazia i tempi e gli spazi, senza mai perdere il ritmo della danza, mantenendo sempre la sua forza. Un libro prezioso, dalla bellezza stilista rara, in grado di rendere gradevole un contenuto dal peso specifico altissimo. Da gustare, con calma e con passione.
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Commenti
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Ordina
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penso di farlo presto, ricordo una lettura piacevole, ma non mi ha lasciato nulla da ricordare.
riprovo
brava antonella
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Ottima scelta, uno tra i libri che piu' ho amato ;-)