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Quando l'amore incontra il misantropo
Il tunnel: un titolo perfetto per descrivere la follia a cui può portarti un sentimento intenso, insensato ed effimero come solo l’amore sa essere; ma anche un ottimo romanzo che descrive come le passioni travolgenti siano deleterie in menti deboli e deviate. In queste Pagine Sàbato ci descrive la strada verso la follia in un razionale, inquietante e, quantomeno, beffardo memoriale di chi dell’amore è rimasto vittima; ma anche carnefice.
Castel questo pittore misantropo, scopre il suo amore per il prossimo nella figura di lei, Maria: unico essere in grado si non suscitargli un conato di disprezzo. Ma malauguratamente fiorisce in lui sotto forma di passione ossessiva compulsiva. Lentamente gli si inocula nelle mente, trascinandolo verso il fondo di queste acque nere. Lui l’ama ! Ma è un amore morboso e malato: si nutre delle sofferenze, delle angosce delle illogiche elucubrazioni a cui lui la sottopone, saziandosene solamente quando vede sul suo volto di Maria l’afflizione, il disagio disperato dato dall’umiliazione; ne fa una martire della sua follia, sempre più pronta e più vicina alla maturazione . Maria unica donna che sembra aver capito il suo genio e la sua solitudine. Ma a sua volta è una donna forse troppo impulsiva, o forse, troppo dissoluta per poter dedicarsi esclusivamente ad un amore intenso, angoscioso e contradditorio come quello che prova Castel, giustificando così, almeno in parte il tragico epilogo.
Un romanzo ben scritto, scorrevole, chiaro; sin dalle prime pagine ti rende complice incuriosendo. L’autore riesce ad essere convincente, immedesimandosi appieno in questa mente malata, sostenendo con una logica disarmante il punto di vista dell’amante omicida. Io non sono riuscito a mollarlo sino alla fine, e lo stile coinciso, asciutto, ma azzeccato e colorito mi ha veramente colpito. Forse non un capolavoro, ma sicuramente un grande romanzo, che tocca gli angoli più bui dell’animo umano con schiettezza e sincerità. Un grandissimo Ernesto Sàbato!
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Commenti
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Gli amori malati fanno male...tanto male...
Interessante davvero la tua segnalazione!
Pia
Non è che in passato hai avuto un'amante simil Castel, e ti sei rivista un po' in Marie ? :-D ti psicanalizzo !!!
@Pia sì in effetti è un amore malato, e ti dirò che lo rileggerò in futuro: dato che in effetti può avere piu chiavi di lettura. A breve finirò di leggere "Sopra eroi e tombe" e mi sembra che il lato oscuro, e angosciante, dell'animo umano sia il punto di forza di questo scrittore e saggista (ormai scomparso) perchè sembra proprio che lo conosca in modo profondo. Grazie del Bravissimo, me lo segno in pagella.
@Ally79 Grazie ally79 mi fa piacere sapere che anche una gentil donzella sia riuscita a entrare in sintonia con Castel. Ritengo non sia facile apprezzare gli aspetti psicologici di logiche prettamente maschili. In particolare il senso del possesso, anche se visto da Castel in chiave romantica, sfocia, purtroppo, nel annichilimento dell'oggetto della passione. E come dice C.U.B può risultare odioso, anche perchè lui arriva ad eliminarla fisicamente in quanto, oggetto del suo amore, ma causa fondamentale delle sue sofferenze e angoscie !
La tua sintesi è perfetta.
Sai che il tema mi interessa! :-)
Nooooooooooooooooo.... direte voi ... c'è in arrivo un altro sproloquio di Bruno sulla follia!
Bruno
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