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NAufrago con Velasaco
Un'altra storia narrata in modo sublime. Se sia vera o no, purtroppo, non è dato di saperlo. Ma voglio crederci, perché sono stati dieci giorni intensi, veri, oltre lo spazio oltre il tempo, dove i minuti diventao giorni e i giorni mesi. Da quando Velasco cade in mare, a quando approda sulle coste colombiane. Dieci giorni dove il celo blu, il sole rovente e il mare smeraldo diverranno i vostri peggiori nemici. Sentimenti e emozioni spesso contrastanti galleggiano con noi sulla penna virtuosa di un maestro di prosa.
Marquez si fa cronista di questa sventura avventura, dove un marinaio sarà costretto a sopravvivere, con un orologio, gli indumenti e qualche remo, su una zattera di sughero e la sola speranza di essere ritrovato, di continuare a vivere. Una speranza che prima sarà la scintilla del motore che lo spingere a vivere per poi diventare in seguito il falò delle sue ossessioni. Naufrago, della sua patria, naufrago del mare, e naufrago anche della vita e della morte, dove nemmeno quest’ultima lo vorrà. Lasciandolo in bilico sul confine della follia. Se la speranza è l’ultima a morire è forse perché è la prima a insorgere quando tutto sembra darci per spacciati, ma se ci abbandoniamo troppo a lei è anche quella che logorerà le nostre menti, conducendoci sul viale della disperazione.
Anche se sappiamo come va a finire sin dal principio è un racconto emozionante, tiene alta la tensione e la voglia di leggerlo. Ci pone così su questa zattera di sughero alla deriva. Un racconto dove lo stile e la capacità di trasposizione di Marquez si percepisce, nonostante i suoi capolavori siano lontani dall’essere partoriti emerge con forza la sua capcità narrativa.
Un romanzo che non risulta mai noioso e ci spinge alla lettura, come le correnti del golfo spingono sovrane le zattere alla deriva.
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Commenti
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In piu gli devo la mia passione per la letteratura. Mi commuove mi esalta e mi affascina mi travolge e mi rilassa, mi da un senso di calma e continuità che nessun altro scrittore mi ha mai trasmesso, è come vivere un sogno ad occhi aperti.
L'uso è spesso improbabile: degli aggettivi e dei sostantivi, ma di sicuro effetto.
La sua capacità di cataplutarmi nettamente in un altra dimensione, non ha eguali!
Per non parlare della sua capcità di utilizzare le figure retoriche in modo originale e di tratteggiare personaggi che sono sempre oltre il limite, figure quasi mitologiche, "eroi" difettosi che si ricorda sempre per il loro essere imperfetti. Ma nonostante questo me li ha fatti amare, e in fine la sua ironia nera e tagliente: che emerge sempre nei momenti meno opportuni ma nel modo piu azzeccato.
é difficile descrivere un sogno, tanto come mi risulta descrivere lo stile di Marquez.
Se vuoi invece qualcosa di strano e onirico, sempre dove il tema principale è l'amore "dell'amore e di altri demoni"
Se invece vuoi un romanzo dove fonderti tra sogno e realtà "Cent'anni di solitudine". Per me il più completo in assoluto stilisticamente e narrativamente parlando. Diventa difficile dirti il più bello, in assoluto, per me lo sono tutti.
Grazie. Ciao
Daniela
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