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Il falso
In questo romanzo di Sandor Marai i protagonisti principali sono Lajos il falso ed Eszter la buona. Sono uniti fin dall’adolescenza da un sentimento simile all’amore, ma a causa dell’instabilità emotiva di lui l’incanto svanisce presto, lasciando il posto ad una realtà beffarda, ossia il matrimonio di Lajos con la sorella di Eszter. Per lunghi anni non ci sono contatti fra i due ex amanti, fino al fatidico giorno in cui Lajos ricompare prepotentemente nella vita di Estzer per mettere la parola fine al dramma teatrale iniziato vent’anni prima. Cosa farà la nostra Estzer? Reagirà dando il ben servito all’impudente o si piegherà al suo volere? (“esiste nella vita una specie di regola invisibile per cui ciò che si è iniziato un giorno prima o poi lo si deve portare a termine in un modo o nel’altro”).
Lajos è un personaggio negativo. È un concentrato di menzogne e menefreghismo. Ci sono in circolazione persone come lui, che per quanto inconcludenti siano hanno un carisma ed una personalità che attira, calamita simpatie e favori, oltre che i guai. Lajos è un venditore di fumo, fiuta l’aria in cerca di affari, prende granchi invece di pesci ma riesce con l’inganno e, concedetemi, l’ingegno a tirarsi fuori dai pasticci, uscendone indenne; fa parte di quella schiera di persone che cadono sempre in piedi. Chi paga le conseguenze di questi comportamenti subdoli e umilianti? I buoni, gli ingenui, i sentimentali ed in generale coloro che non vogliono guardare in faccia la realtà, in questo caso la cara Eszter. Non ho condiviso il suo comportamento remissivo e accomodante. Perché mai questa donna prosciugata dall’attesa si sente ancora in dovere di mettere le pezze ai crateri creati da un uomo approfittatore? No no no Eszter, è solo colpa di Lajos se le cose sono andate così, perché dovresti perdonarti di non essere stata capace di amare coraggiosamente? Ma chi decide come si ama? È una reazione naturale, spontanea e reciproca, non forzata e unilaterale! Credo che l’amor proprio e un pizzico di orgoglio aiutino a vivere in modo sano rapporti e situazioni.
Alcuni passi mi hanno infastidita, altri rapita. Avrei preferito una precisa collocazione spazio temporale, sento il bisogno di sapere dove mi trovo e con chi ho a che fare per prepararmi ed armarmi del necessario. Avrei preferito, inoltre, una maggior determinazione e reazione da parte della protagonista, forse non sono riuscita a mettermi del tutto nei suoi panni. A parte queste personali “critiche”, il libro mi è piaciuto, è scritto benissimo, si legge con piacere.
“Quando qualcuno riemerge dal passato per annunciare con voce commossa di voler mettere a posto ogni cosa, si può soltanto compiangerlo, o sorridere delle sue intenzioni; il tempo ha già messo a posto tutto, a modo suo, nell’unico modo possibile.”
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Commenti
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Le tue riflessioni importanti mi hanno indotto a riflettere...
Non so se esistono regole invisibile che portano a completare opere incompiute; certo è che, a mio avviso, è necessario impegnarsi a dovere per perseguire e cercare di ottenerle...
Davvero complimenti!
Pia
Nonostante i miei gusti personali riguardo i generi di lettura, leggo volentieri i tuoi commenti su quello che leggi.
Ho molto da imparare da te per come scrivi le tue recensioni.
Pia
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