Dettagli Recensione
L'infinito siamo noi.
Il romanzo epistolare che è diventato un cult negli Stati Uniti vendendo oltre un milione di copie, Stephen Chobosky presenta "Ragazzo Da Parete".
Primi anni novanta, periferia di Pittsburgh. La trama è narrata da un adolescente noto sotto lo pseudonimo di "Charlie". In apparenza un ragazzo come tanti. E' terrorizzato dal fatto che a settembre frequenterà una nuova scuola per la prima superiore. Così, da un giorno di fine agosto ( precisamente il venticinque), decide di scrivere una serie di lettere dove racconta della sua vita, delle sue esperienze, dei suoi amici ed il primo amore, ad una persona anonima che non conosce personalmente senza mai rivelargli il mittente. Si confiderà con lui per tutto l'anno scolastico.
La narrazione è scorrevole ed è molto discreta nel raccontare i momenti "fragili", nel senso che ti lascia intuire quello che è successo senza metterlo per iscritto. Non ha alcun bisogno di sottintendere
i vari contesti particolari, come se non ci fossero parole (e non ci sono) per descrivere l'amarezza, la gioia, la tristezza o l'euforia. Ed è qua, che entra il bello. A volte lo stile narrativo, raccontati questi momenti con discrezione e noncuranza, chiude le lettere in modo brutale, andando poi a sottintendere quello che era effettivamente successo. Cioè, prima ti rende l'idea in modo "soft", e poi con l'ultima frase della lettera te la distrugge come una coltellata in pancia mentre non stai guardando, con quel puntino che chiude la conversazione e ti rimanda alla prossima lettera.
I personaggi sono fantastici. Li ho adorati. Rendono quel significato speciale sull'amicizia che ormai penso stia svanendo nel mondo. Sono davvero dei personaggi bellissimi, puliti e infiniti, e rendono il contenuto ancora più "infinito".
Di solito non do mai il massimo dei voti perché non credo nella perfezione. In questo ho caso ho dovuto fare uno strappo alla regola. L'ho dovuto fare perché raramente un libro mi ha coinvolto così tanto. Raramente un libro mi ha trasmesso quel senso di "infinito" che lo stesso Charlie cerca di interpretare e trasmetterlo al destinatario delle sue lettere. Questo romanzo ci ricorda di rimanere giovani e vivere la vita al meglio delle nostre possibilità, perché l'infinito siamo noi. E' l'ultimo libro che ho letto, e come direbbe Charlie, è il più bello.
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