Dettagli Recensione
Gioia e dolore
Romanzo statunitense ambientato tra l’America e la meravigliosa città di Praga.
Il libro inizia nel 2000 con Josef, un anziano signore emigrato in America durante il conflitto, che seduto comodamente a tavola durante il ricevimento per il matrimonio del nipote incrocia uno sguardo all’altro capo del tavolo. Un tuffo doloroso nel passato, una nuotata in un oceano di ricordi dolci e amari. Così il nostro Josef ritrova sua moglie Lenka, deportata in un campo di concentramento nel 1943. Il lettore si ritrova catapultato negli anni trenta e quaranta con i protagonisti e i loro fantasmi. Un bagno di lacrime, per loro e per me.
Storia di un amore, di una guerra, di tante sofferenze. I protagonisti principali sono Lenka, abile artista, talento coltivato e perfezionato all’Accademia di Belle Arti di Praga e Josef, studente di medicina. Il lettore partecipa con vivo interesse alla nascita dell’amore fra i due ragazzi, allo strazio della separazione, al dramma vissuto da Lenka nel campo di concentramento, alla fatica di Josef nel rifarsi una vita ed all’inaspettato ritrovo.
La diversità di questo libro rispetto a tanti altri relativi al tema dello sterminio degli ebrei è il punto di vista, perché tutto è fotografato dagli occhi di una pittrice che, insieme ad altri colleghi, immortala e fa conoscere al mondo con sotterfugi e grossi rischi la verità. Riesce a dipingere la morte, la miseria, la fame, la rassegnazione, mette a disposizione dell’umanità e della resistenza la parte migliore di sé.
Ma delle note stonate ci sono. Secondo me è stata messa troppo in rilievo la storia d’amore dei due protagonisti rispetto alla guerra ed ai campi di concentramento, più concentrati nella parte finale. Inoltre, è quasi privo di riferimenti storici, di date e dati che darebbero un’impronta di veridicità alla storia stessa. So che è un’opera di “fantasia”, l’autrice ha preso spunto da storie vere e le ha modellate a modo suo, ma in tanti credo non apprezzeranno questa scelta, può sembrare un lucrare su reali dolori? Detto questo non posso che confessare il trasporto emotivo per il rapporto tra Lenka e Josef, è dolcissimo. Sono due personaggi positivi e con tante qualità, nel loro piccolo fanno la differenza.
Lo stile è semplice, pulito e curato. Non c’è nulla di particolarmente ricercato ma è scritto bene. La narrazione è a due voci, si alternano i ricordi di Josef a quelli di Lenka. Una lettura piacevole, ho avuto dei sinceri momenti di commozione, l’ho presa come la vittoria dell’Amore sulla morte.
“Quell’anno cominciai un nuovo corso d’arte: l’arte di rendersi invisibili”
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Bravissima nell'avercela trasmessa.
Pia