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Un colonnello ZEN
Un prezioso racconto breve, che tratteggia un personaggio indimenticabile.
A tratti toccante a tratti divertente. Si legge d’un fiato, in poche pagine si vive la solitudine: tema ricorrente nei testi del maestro; la speranza e la tenacia di questo Colonello in pensione, che diede tutto per la patria, ma la patria a lui ? Accompagna, in questo sogno di sventura, la sua comprensiva, risoluta e fedele moglie; anche lei indimenticabile.
Non mancano i riferimenti ad Aureliano Buendia, e del suo armistizio pagato a caro prezzo; e di cui il buon Colonello è vittima. Vittima di questa pensione che non arriva, ma che immancabilmente si ostina ad andare a riceverla,di un gallo da combattimento che deve nutrire e di un stato che lo ha dimenticato, vittima di quarant’anni di stenti, vittima della vita e della mala ora, vittima dei tormenti dell’età dei dolori di una vita che lo ha consumato in un attesa infinita . Ma nonostante tutto questo la sua dignità, perseveranza e devozione, alla causa, lo elevano ad un rispetto ed una ammirazione profondoa da parte di tutti gli abitanti. Marquez in questo racconto si dedica esclusivamente al protagonista, rendendo le sue vicende toccanti. Un rapporto coniugale vero e dal sapore antico dove ancora si respira il “fin che morte non ci separi” e dove si affronta la vita assieme nonostante tutto.
Ogni pagina è un piccolo gioiello.
Riuscirà il nostro reduce a far combattere il suo gallo ?
a guarire dei funghi nella sua pancia ?
a ricevere la meritata pensione ?
Questo racconto è come i sogni del mattino: vividi e intensi, ma quando ti svegli ti lasciano quel sapore di malinconia che svanisce solo dopo il caffè. E alle volte nemmeno dopo quello…
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Commenti
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paola
@Paola, Verissimo ! poche povere cose.. ;)
Grazie Mirko!
Pia
Pia
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