Dettagli Recensione
Privileged conversation
Non conoscevo questo autore ed il titolo mi ispirava parecchio perciò ho deciso di prenderlo e leggerlo subito.
In un primo acchito la storia narrata ha caratteri tipici del giallo, ma proseguendo con la lettura ci si accorge che è tutto tranne che un giallo.
Lo stile è molto diretto e semplice, talvolta sembra quasi di vivere le scene davanti allo schermo di un cinema e non di avere questo romanzo in mano e leggere le sue 283 pagine.
La storia è divisa in quattro capitoli, la divisione però non era così necessaria perché la storia prosegue sempre su due binari, narrando fatti del presente e fatti del passato.
Passiamo alla trama.
Non è sicuramente una delle più originali, perché il protagonista principale, uno psicanalista sposato e con due bellissime figlie si innamora di una particolare ed altrettanto ammagliante ragazza.
Questo diversivo dal matrimonio lo porterà a raccontare parecchie bugie alla moglie ed a fare incontri piccanti e particolari. Nello stesso tempo il lettore si imbatterà anche nei pazienti di questo dottore, alcuni di questi sono anche molto sospetti.
Dopo moltitudini di: stravaganze ascoltate dai pazienti, tradimenti, bugie, lettere anonime, traumi infantili, arriviamo ad un finale elettrizzante che fa capovolgere tutto.
L’unica pecca che ho trovato per questo libro è la traduzione del titolo che purtroppo non centra un bel niente con le vicende narrate (quello originale è quello che ho voluto dare a questa recensione), per tutto il resto mi sento di consigliarvelo!
Buona lettura!
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