Dettagli Recensione
Manca il Gangster
Gli anni 20, gli anni del proibizionismo, gli anni dei finti moralismi, gli anni del foxtrot del Charleston, dei balli, gli anni che precedono la grande crisi, gli anni delle auto di lusso che sfrecciano su strade dissestate progettate più per i cavalli con al traino le carrozze che non per le lussuose auto. Gli anni delle prime tecnologie, il Jazz, il contrabbando, e gli anni del Cinema delle guerre tra bande di Gangster che a dirla tutta mancano assolutamente. Ecco scordateveli perchè tutto questo non c'è non si respira o meglio c'è ma è solo accennato, se uno pensa di fare un salto negli anni ruggenti si sbaglia. E alla grandissima.
Questo romanzo tratta tutto questo in modo marginale, se non per un solo fattore, la superficialità che trasuda nei personaggi, nelle loro feste, e nei lustrini, un romanzo che è solo una storia d'amore tormentata, tragica, ma nemmeno poi tanto.
L'unico valore di questo romanzo sta nella bravura e nella contemporaneità del suo scrittore, nella sua capacità di renderlo cinematografico, perchè l'ho letto ma chi me l'ha fatto fare.
Poi ho guardato l'altra meta del mio lettone e me ne sono ricordato, sorridendo amabilmente mi son detto: fortuna che è un racconto allungato, 250 pagine scarse...
Il breve sunto sul retro della copertina è ingannevole come il ghiaccio di un laghetto di montagna a inizio primaver: sembra solido poi ci metti il piede fai qualche passo e partono le crepe come mille fili di ragnatela impazziti.
La storia d'amore, fulcro del racconto stenta a partire, l'evolversi ... Ma c'è poi stato un evolversi ? boh
Dov'è la passione per l'agoniato amore, per le promesse non mantenute. Tu aspetti 5 anni per vederla e tutto si riduce cosi, sgretolandosi in qualche pagina come cenere di sigaretta.
Il finale invece un pelino meglio, coerente con le micro denuncie di una società allo sfascio e priva di veri valori umani che ha sicuramente dato piu scalpore nel periodo in cui uscì che on oggi, basti pensare a come siamo messi in Italia... niente per cui spenderei considerazioni pensieri o parole.
Forse darò una sbirciata al film, dato che la mia Daisy insiste, ma il romanzo non me la sento di consigliarlo assolutamente.
D'altra parte ogni tanto bisogna regalare anche un po' della propria passione a chi ha deciso di sopportarti per la vita,nonostante pregi e difetti.
Chiedo scusa agli estimatori del titolo, ma io purtroppo tutta questa magnificenza non sono riuscito a vederla, sicuramente è la mia scarsa sensibilità che determina il mio giudizio, ma preferisco dare un parere onesto e sincero, che non un ipocrita complimento.
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Commenti
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Sono insensibile? ^__*
@Gracy hai ragione , non è la chitarra che fa la differenza ma il chitarrista. :-)
@katia grazie :)
Ho trovato più solitudine e amore in Florentino che non in Gatsby ma queste sono impressioni personali .
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Anche io ho provato una antipatia oscena per ogni personaggio di questo libro, per la superficialita' e l'ozio...e quando provo antipatia carnale, non riesco nemmeno ad apprezzare la qualita' stilistica, che indubbiamente ci sara' visto dove e' arrivato.
E' uno dei pochi libri ( forse due in tutta la mia vita ) che non ho finito.