Dettagli Recensione
Innovativo
Leggendo questo libro ho spesso immaginato il suo autore seduto davanti ad una macchina da scrivere o al computer, mentre madido di sudore dava sfogo a tutti i suoi sentimenti, alle sue emozioni più profonde. "Vomitando" sull'inchiostro nero tutta la sua rabbia.
Scrivere di getto, senza guardarsi indietro, fregandosene di quello che sarebbe stato. Perché quello che già era stato aveva lasciato cicatrici più profonde di tutto il resto. Ho immaginato Eggers profondamente avvilito, esausto, prostrato dal destino infame sul quale ha sbattuto la testa. E quale miglior modo per esorcizzarlo se non condividerlo? Come se si trattasse di una terapia d'urto, Eggers decide di raccontarlo. Prima a se stesso e poi a tutti noi. Lo condivide nell'intento di liberarsene.
Dave, il protagonista della storia, perde entrambi i suoi genitori nel giro di tre mesi. Per questo a soli vent'anni devi farsi carico del fratello minore. Insieme decidono di lasciare Chicago, e tutto ciò che rappresenta, per trasferirsi al sole della California, a San Francisco. Qui maldestramente iniziano la loro nuova vita, incasinata, disordinata, affannata e sempre all'inseguimento.
Ci sono momenti nel racconto che sono spassosi, di assoluto divertimento, ai quali si alternano altri più tristi, in cui Dave non riesce a scrollarsi di dosso il ricordo della morte dei genitori. Soprattutto della madre.
Lo stile della scrittura è inconsueto, d'impatto. Mi ha vagamente ricordato il giovane Holden, con il dovuto rispetto.
Di sicuro il libro contiene troppe pagine. Alcuni passaggi potevano essere tagliati per dare più spazio all'approfondimento di certi personaggi.
Nel complesso, consigliato per chi abbia voglia di provare una lettura "diversa" dal solito.
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