Dettagli Recensione
Surreale, scorrevole e ripetitivo
Questo è il secondo romanzo di Murakami che leggo. Il primo è stato Kafka sulla Spiaggia e mi è sembrato che questo fosse una rivisitazione più completa e dell'altro ma diciamo che ogni scrittore ha le sue ambientazioni e i suoi feticci. Ho trovato 1q84 semplicemente un bel libro scorrevole e piacevole ma niente di più. E' molto ripetitivo; l'autore tende a riassumere molto spesso le parti importanti della trama, cosa che da una parte è utile per non perdere il filo di una storia articolata ma dall'altra toglie spessore. Ci sono secondo me delle lungaggini profonde quando l'autore inizia a parlare della musica classica (cosa che ho trovato anche in Kafka sulla Spiaggia), quindi se uno non si è appassionati del genere risulta inutile leggere dissertazioni su opere quasi sconosciute o sulle note di un particolare strumento suonato da un artista (per i più sconosciuto) in una particolare versione che si può gustare solo con il vinile. Queste parti sono di una sofferenza estrema per un lettore medio come me. Si trovano invece osservazioni sull'esistenza, sui sentimenti e sull'amore che ho apprezzato molto. I sentimenti sono vissuti dai protagonisti in maniera totalizzante e l'amore porta con se la capacità di sovvertire le regole della natura. I personaggi femminili sono molto belli e complessi mentre quelli maschili mi convincono di meno perchè mi sembrano degli stereotipi. Ho apprezzato molto le scene dei pasti, le descrizioni dei piatti che vengono preparati e ho trovato molto suggestive e senza lungaggini le descrizioni della metropoli fredda e arida; piena di persone ognuna chiusa nel suo "guscio".
Nell'insieme è un libro che consiglierei ma senza grandi entusiasmi come è stato presentato fino ad ora