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Una cartolina da Concarneau
La penna di Simenon nel 1935 ci ha scritto una cartolina dal piccolo paesino bretone di Concarneau.
Una splendida cartolina che immortala case, piccole locande, pescherecci ormeggiati al porticciolo, una piccola baia avvolta nelle nebbie della stagione invernale, i vapori delle acque che aleggiano in controluce; un piccolissimo centro abitato scandito da ritmi di vita lenti, retto da un'economia prevalentemente marinara.
Percorre e pervade le pagine un'intensa miscela di odori e aromi, come quelli del pescato fresco, dei cordami, dei legni umidi delle barche e delle case, del fumo delle stufe da cucina, del tabacco e della birra sorseggiata nelle taverne.
All'interno di questa cornice pittoresca e verace, Simenon colloca i suoi personaggi, sottoponendoli alla sua minuziosa lente per sondare ogni possibile risvolto dell'animo umano.
Come se utilizzasse una semplice matita nera capace all'occorrenza di creare delle sfumature strabilianti, il grande Simenon tratteggia una piccolo nucleo familiare con la sua innata maestria, ritraendo vizi, mancanze, debolezze ed egoismi di questo micro-esempio di umanità.
L'eleganza con cui l'autore fa emergere le negatività dell'uomo o meglio, i recessi più bui della mente, è il fulcro della sua vena narrativa.
Gli uomini di Simenon sono destinati ad implodere o ad esplodere, eruttando fiumi di rancori e di risentimenti covati a lungo, gettando le vesti imposte dal contesto sociale circostante che li ha plasmati imponendo loro di adeguarsi alle convenzioni e alle etichette imprigionandoli in una gabbia angusta.
Durante la lettura il pubblico assiste ai ragionamenti ed al logorio dello scapolo Jules, simbolo di inettitudine, privo di iniziative, sottomesso al potere decisionale delle tremende sorelle; un uomo che, grazie all'abilità di Simenon, rischia di trasformarsi da essere innocuo e vacuo a essere amorale e opportunista.
Insomma ancora una volta un breve romanzo in grado di stupire in modo provocatorio il lettore e far riflettere sui confini labili della moralità.
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Commenti
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Adoro il Simenon non-Maigret!
L'ho scoperto grazie alle splendide ed invoglianti recensioni di Cub.....ed ora è diventato una tappa fissa delle mie letture!
Lo leggero' di sicuro, amo le ambientazioni marittime!
Brava Silvia !
Segno il titolo!
@cub;ti svelo un segreto.....sono negata sul fronte pittura:-)))))
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Segno e leggerò, grazie!