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Elpi-logo n. 9
Musso ha un debole per le categorie kantiane della conoscenza: il tempo e lo spazio.
Quanto al tempo, inteso come dimensione elastica, flessibile, reversibile, è il re indiscusso di opere come “Chi ama torna sempre indietro” o “L’uomo che credeva di non avere più tempo”.
Ne “La donna che non poteva essere qui”, l’autore privilegia l’altro asse del suo personale sistema cartesiano: quello dello spazio. Pur non trascurando, come sempre, la dimensione “tempo”.
Ancora un amore viscerale: quello tra Juliette, che pensava di sfondare a Broadway, e Sam, un pediatra annientato dal suicidio della moglie. Si incontrano nella ville lumière e Parigi è teatro del loro colpo di fulmine. Si mentono per orgoglio: lei finge di essere avvocato, lui si dichiara felicemente sposato. Dopo la passione, Juliette decide comunque di ripartire. Sam la insegue all'aeroporto per chiederle di restare. Troppo tardi: l’aereo decolla e … esplode in volo. Ma la storia non finisce qui: Sam viene avvicinato da una poliziotta … e ci inoltriamo in un altro romanzo di Musso.
Inverosimile? Sorprendente?
Impossibile? Improbabile?
A volte, la vita lo è ancor di più.
Che sia un esercizio mentale, un affronto alla fantasia, una provocazione letteraria … io ci sto. Queste sfide mi piacciono. Come mi piacciono le favole. Che siano per i bimbi o per gli adulti. Cosa importa?
Bruno Elpis
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Commenti
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Ora tu mi hai dato la sveglia, è deciso, lo leggerò! Grazie, Bruno
Bravissimo Bruno per la segnalazione...ha ragione Sharma...hai una sensibilità rara...
Pia :))
@ Pia: però, il volo che esplode è anche citato nella sinossi ed è l'evento che scatena il romanzo. E' quasi impossibile tacerlo nel commento! :)
@Marghe Cri: dai, sono curioso di leggere il tuo commento :)
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