Dettagli Recensione
Il migliore
Veramente Malamud è il migliore! La storia di per sé si presterebbe a uno dei soliti romanzetti scontati e appassionanti, simile a tutta una serie di storie/film americani su qualche squadra sportiva. Invece no! Anche su un argomento del genere Malamud riesce a essere originale, a creare qualcosa di nuovo e di sorprendente. La storia come tutte quelle scritte da lui è viva, si segue bene ed è estremamente piacevole. Ci sono delle punte di grande bellezza come la gita al lago e l'aspro e inatteso finale.
La storia è questa: un ragazzo che sa di essere "il migliore" ( nel baseball), parte per un provino importante ma durante il viaggio in treno viene ferito dalla solita pazza armata che spesso imperversa in tante storie americane e viene ridotto in fin di vita. Da quel momento, anche dopo essersi ripreso fisicamente, vive con la paura che l'incubo si possa ripetere: arrivare a un passo dalla meta e non farcela. Il fischio del treno che ogni tanto si sente anche dove non ci sono treni lo perseguita come un avvertimento o una profezia. La seconda occasione comunque gli si ripresenta con un ingaggio in una squadra piuttosto importante quando ha ormai un'età avanzata come giocatore. Non dico altro. Se però credete di avere indovinato già il resto, con Malamud naturalmente vi sbagliate.
In un certo senso questa storia fa pensare proprio allo scrittore e a certi suoi romanzi come il commesso o una nuova vita. Sono libri che avrebbero potuto avere un successo strepitoso e stabile nel tempo se lui non avesse introdotto a un certo punto della storia uno dei suoi voltafaccia proprio nel punto in cui sembrava di poter ormai intravedere la conclusione perfetta e gradita al pubblico per quella storia. E' come se a quel punto del romanzo lui sentisse il fischio del treno e dirottasse verso una conclusione a minore garanzia di successo. In un certo senso anche il migliore è un po' così ma più a ragione veduta. In questo caso il finale è quello giusto. (Non che negli altri romanzi la conclusione non lo sia ma si sente in un certo punto la deviazione e la stonatura). Bellissima la descrizione della gita al lago e dell'immersione di Roy, e di tutti i suoi pensieri. Come non avere davanti lo scrittore (anche lui Il migliore) che cerca nei libri il riscatto dalla sua vita dura.
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