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Wintergirls
 
Wintergirls 2013-04-28 17:44:49 LunaCalante
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LunaCalante Opinione inserita da LunaCalante    28 Aprile, 2013
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La ragazza d'inverno

(Ho fame. Ho fame. Ho fame.) Non ho fame. (Mi mangerei la mano in questo stesso momento)
(La pizza appena sfornata ha un profumo paradisiaco) No, è piena di schifezze e io già sono grassa e poi sono anche allergica. (E mangerei i muffin alla cannella, le uova strapazzate, e le tortine al melograno)

Ciao mi presento,mi chiamo Lia e sono una ragazza d’inverno. Vivo in una teca d’argento protetta da rovi e spine e niente e nessuno potrà penetrare la mia corazza di ghiaccio. La mia amica Cassie è morta,una morte orribile,e mi ha chiamato trentatré volte la notte prima di morire,sola,in un motel sperduto. Non eravamo più amiche da mesi. Cosa si aspettava? Che le rispondessi al telefono? Si, come no.
Ho un verme solitario nel mio cuore che mi divora giorno dopo giorno, mi costringe a contare le calorie di ciascun boccone di cibo che provo a portarmi alla bocca. Yogurt magro dolcificato artificialmente (60 calorie) una mela piccola e ammaccata (70).
Il cibo ha il potere di farmi diventare grassa,gonfiarmi, riempirmi di lardo giallo e perché no,anche di farmi volare come una mongolfiera. Ho bisogno di sentire le mie ossa, il mio traguardo è la taglia 43, e una volta che peserò 43 kg ne vorrò pesare 40, e poi 38,35,25,4,3,2,1,0. La ragazza zero. Zero vita,zero inesistenza,zero dolore. La ragazza d’inverno.

Mi guardo allo specchio e mi vedo orribilmente grossa; la gente dice che sono troppo magra,che dovrei mettere su qualche chilo, ma io non credo,o meglio,i miei occhi non vedono quello che vedono loro. Non vedo anche appuntite, scapole a forma di ali pronte a spiccare il volo, non noto le mie ginocchia che sono diventate più grosse delle mie gambe,né i miei gomiti più grossi delle braccia,che mi paiono tronchi,e non ramoscelli. Né trovo preoccupante il fatto che riesca a contare le mie vertebre che sembrano lisce protuberanze di ossa sulla pelle sottile come carta velina.

Vedo Cassie morta. Mi perseguita,dice che mi aspetta. Non ho le allucinazioni, i fantasmi li vedo da quando mi è morta nonna Marrigan. Sono pazza? Forse si,forse no. Forse il livello a zero del glucosio del mio cervello mi fa avere queste allucinazioni-visioni.

Ho bisogno anche di impugnare il coltello a manico d’osso appartenuto alla mia nonna materna,rubato dall’argenteria del mobile di mia madre,dottoressa Marrigan,per far uscire il dolore che ho dentro ,ma che nessuna radiografia riuscirebbe ad individuare. Il dolore è come un corvo nero che sbatte le sue ali nere sul mio cuore, devo assolutamente tagliarmi,tracciare ghirigori,linee rette sulla mia pelle.

Questa storia travolgente, il romanzo Wintergirls,è una vera rivelazione. Uno stile come non si era mai visto. Tutte le pagine riportano stralci e piccole storie frammentate nude e crude delle ragazze d’inverno,malate di anoressia,di quella malattia che come un acido corrode il cuore e la mente. La scrittrice ne ha fatto un insieme, indirizzandolo a Lia,la protagonista. Ogni pagina è un incubo di realtà, i dialoghi, i pensieri malati di Lia, le sue ossessioni,le sue visioni e tutto ciò che prova e sente è scritto con una maestria fuori dal comune,rara, per nulla scontata,assolutamente non banale.

Si è costretti a sorbirsi il veleno dell’anoressia,guardarlo da una diversa prospettiva,entrare letteralmente nella testa di una ragazza d’inverno. Questo libro è un viaggio nella sua psiche. E’ un intreccio doloroso di relazioni familiari, di fallimenti, di divorzio. Non è un libro che passa inosservato né deve passare inosservato.
Leggetelo ,ogni parola in più è superflua.

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Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
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Una curiosità: viene spiegato nel libro cos'è l'anoressia? Perché sia dalla trama che dalla tua opinione sembra che venga descritto un clichè molto lontano dalla reale patologia, ma che agli occhi di tutti è molto facile capire: la ragazza magra che vuole essere sempre più magra.
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LunaCalante
28 Aprile, 2013
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No, non viene spiegata esattamente la storia clinica dell'anoressia ma quello che ruota attorno ad essa,comportamenti ossessivi, autolesionismo, rifiuto inconscio del cibo,problemi familiari...
La scrittrice si è basata sulle storie vere delle "ragazze d'inverno" e ne ha fatto un romanzo,attenendosi in modo corretto anche alle ripercussioni fisiche e le sintomatologie. =)
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silvia t
28 Aprile, 2013
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Te lo chiedevo proprio perché dell'anoressia viene sempre rappresentato solo l'effetto finale, cioè il corpo scheletrico, quando in realtà è una malattia molto subdola, molto difficile da diagnosticare in tempo, poiché quello che ne sta alla base è il controllo che per molto tempo è visto come una qualità del carattere e di contro chi è troppo magro diciamo "per costituzione" è additato come anoressico, c'è molta confusione sull'argomento, troppa. Spesso ci sono delle donne e degli uomini anoressici che non sono ipermagri, ma che vogliono pesare un certo tot di chili ed è difficile fare diagnosi a questi individui. Purtroppo mi confermi che ancora una volta è messo in rilevo solo il alto più spettacolare della malattia, peccato.
Comunque la cosa più importante è che sia scritto bene come dici, :-)
In risposta ad un precedente commento
LunaCalante
28 Aprile, 2013
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Non viene evidenziato il lato spettacolare della malattia, non saprei spiegarti precisamente; tutto inizia con la fase dell'adolescenza verso i 12/13 anni dove Lia e Cassie si fissano in modo patologico del loro aspetto fisico, l'una diventerà anoressica rifiutando il cibo,l'altra una bulimica. Lia non si presenta immediatamente scheletrica agli occhi degli altri, c'è un lungo percorso di nuovo rifiuto dopo la dimissione dall'ospedale. Cassie ad esempio non appariva problematica agli occhi degli altri(a parte i genitori) né dal punto di vista fisico e psicologico,solo dopo la sua morte verranno a galla i dettagli cruenti della sua malattia tramite autopsia. Comunque il libro è scritto veramente bene... su questo non ci sono dubbi. So che ci sono persone anoressiche ma che fisicamente sono prestanti e nella norma. Se non l'hai letto te lo consiglio! =)
È un bel libro, diretto e senza fronzoli, tagliente.
Mi ha fatto una certa impressione, anche se, come notato da silvia, non c'è un percorso che indichi come si è arrivati a quel punto, cosa che forse rende questo scritto un po' lontano.
Accade spesso che si giri intorno ad un argomento senza sapere come ci si arriva.
Comunque, per silvia, è un libro che merita...
In risposta ad un precedente commento
silvia t
29 Aprile, 2013
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Mi avete incuriosita :-) vedrò di leggerlo poi vi farò sapere che ne penso :-) Grazie mille per le delucidazioni!
Bel commento, mi hai incuriosita... Grazie della segnalazione!
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