Dettagli Recensione
Koto
Che io non ami lo stile di scrittura di Yasunari-san e' una certezza, pero'... Pero' se poi ci ritorno non e' masochismo, tutt'altro, io adoro i suoi contenuti, i luoghi, i personaggi, la delicatezza, la potenza evocativa.
Kawabata e' una penna molto particolare, i suoi libri li leggo almeno due volte in uno scorrere poco lineare, una frase e poi il capoverso prima, andiamo avanti e dietrofront.
Koto e' il romanzo di due sorelle gemelle, Chieko e Naeko, separate da neonate che si ritroveranno da adulte. Koto e' una ragazza che si ostina ad indossare gli obi disegnati dal padre, benche' molto classici e poco adatti alla sua eta', semplicemente poiche' lei li trova bellissimi.
Ma Koto e' soprattutto il fascino di Kyoto, della splendida citta' imperiale illuminata dal fiorito mese di maggio, coi santuari gorgheggianti di feste e tradizioni, tra boschi di ciliegi e bambu', aceri e cinnamono, cerimonie del te' e botteghe artigiane .
Koto e' infine imparare ad abbandonare la nostra visione di bellezza verticale, dove i petali di un fiore che lasciano il ramo portano al decadimento. Osservare invece i fiori di ciliegio che si posano a terra , e adagiandosi in una mareggiata di rosa e bianco offrono bellezza a colei che custodisce le loro radici:bellezza orizzontale.
Se titoli come I CEDRI DEL KITAYAMA, IL VERDE DEI PINI, TINTA D'AUTUNNO vi lasciano indifferenti, il libro forse non fa per voi, diversamente sappiate che Kawabata compone un romanzo che non e' indispensabile leggere, non e' acqua che disseta , non e' il drink d'intermezzo che porta allegria.
Potremmo accostarlo a un vino rosso invecchiato, corposo, importante. Non devi berlo per forza, non e' scontato che tu lo amerai... Ma se e' cio' che vuoi, il gusto nobile e' impareggiabile. Questo vino puo' forse essere bevuto in un bicchiere di plastica ? Sarebbe una condanna a morte, serve il cristallo per certi vini ed ora vengo al punto. Se deciderete di leggere Koto, vi prego lasciate perdere gli e-books, degnatelo della carta che merita. Ho avuto la fortuna di trovare per due spiccioli un copertina rigida Rizzoli 1968 e vi assicuro che sfogliarlo non e' stato solo leggere di due violette nate nel tronco di un antico acero. E' stato toccare il velluto dei piccoli petali, annusare il profumo delicato mischiato alla corteccia dei secoli.
Buona lettura.
Indicazioni utili
Commenti
16 risultati - visualizzati 1 - 10 | 1 2 |
Ordina
|
Leggo ora un libro sui sakura e tu ora ci racconti di questo: segno, è destino!
Meno male che non son restata la sola a venerare la cara vecchia carta :-P
16 risultati - visualizzati 1 - 10 | 1 2 |