Dettagli Recensione
COME TRATTARE UN LETTORE
La morte decide per qualche tempo di giocare.
Chiude tutto, e va in vacanza.
Che bello, vita eterna, direte voi.
No, chi è malato e in fin di vita non muore, la maphia (scritta col ph) riduce in fin di vita uomini che cercano di proteggere l'immortalità. Solo una linea immaginaria divide la vita eterna da quella mortale.
La gente è stanca di vivere per sempre. Non ne può più.
Così la morte ritorna, però con un'idea geniale, buste viola.
La prima parte del racconto è parecchio monotona, personaggi non fissi, dialoghi senza un nesso logico, punteggiatura errata (suppongo scelta accuratamente dall'autore), gli scherzetti che l'autore faceva. Dieci pagine a spiegare una cosa, per poi scusarsi, perché quella parte non serviva niente col racconto, ma doveva essere detta. Perché si doveva fare onore ai personaggi.
L'autore tratta il lettore in un modo mai visto prima. Parla direttamente con chi legge, chiede scusa, dà spiegazioni, da del lei, non osa dare del tu. Pone al lettore delle domande e poi lui stesso risponde. Mi piace essere stata trattata in questo modo, è stato educato. Un libro educato.
La storia è scritta bene, forse in certi punti, a mio parere, un po' provocatoria. Volontariamente provocava il lettore per poi scusarsi.
La fine ancora meglio. Nelle ultime pagine ci sono personaggi fissi, dialoghi che ora prendono un senso.
All'inizio ho detto che la morte va via per dare una lezione alla gente?
Alla fine rimarrete sorpresi, nel sapere il vero motivo per cui la morte scompare.
Il libro inizia e finisce allo stesso modo. Se dalla fine, lo si rilegge da capo si ha una nuova storia.
Complimenti ancora per l'educazione dell'autore.
Indicazioni utili
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |