Dettagli Recensione

 
Acido solforico
 
Acido solforico 2013-04-25 05:08:23 Bruno Elpis
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
3.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    25 Aprile, 2013
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Dimostrare per assurdo

Acido solforico di Amélie Nothomb

In matematica talvolta un teorema viene dimostrato “per assurdo”: negando l’ipotesi, si cade in contraddizione.
Operazione analoga compie Amélie Nothomb in “Acido solforico”: nega che un orrore nella storia possa ripetersi, e analizza artisticamente le conseguenza di questo assurdo. L’ipotesi negata, dunque: che l’uomo ponga in atto l’olocausto per la seconda volta. La contraddizione in cui si cade: è lì, da leggere, nell’opera.
La dimostrazione per assurdo procede in una sceneggiatura nella quale incubo storico e delirio mediatico coincidono.
Amélie Nothomb esaspera all’infinito le tendenze in atto nel decadimento dei programmi televisivi e lo fa nel modo più spietato possibile: un reality chiamato “Concentramento”, riproposizione televisiva dell’Olocausto, sapientemente ideata dagli organizzatori secondo i canoni del cinismo. “La violenza cieca avrebbe fatto maggiormente colpo se proveniva da corpi giovani, muscolature adolescenti e volti infantili”.
Con tanto di Kapò e di prigionieri da mandare a morte. Tra i kapò, Zdena “un’idiota gonfia di autocompiacimento”. Tra i prigionieri, designati da sigle (tipo MDA 802, EPJ 327) l’eroina Pannonique. Tra le due donne si instaura una relazione pericolosa: “La telecamera puntò l’obiettivo su quella coppia di ragazze che ossessionava gli spettatori”.
La tragedia degli ebrei è richiamata nelle dinamiche; viene citato Romain Gary (“I loro pensieri erano una tragedia peggiore di quello che sopportavano” … “Inventò il personaggio della dama”).
Le logiche sottostanti sono quelle del mercato, che si fondano sugli aspetti deteriori della natura umana:
“Mi domando quali sequenze interessino di più il pubblico”
“I momenti dell’esecuzione, non ho dubbi”.
“Più parliamo di Concentramento e ne sottolineiamo l’atrocità, più funziona. La soluzione è il silenzio”.
Anche il meccanismo delle eliminazioni – sui quali si fondano molti reality, con effetti devastanti sul modello culturale proposto - viene portato alle estreme conseguenze: “il pubblico potrà intervenire direttamente con il telecomando”.
Quando tutto sembra segnato (“Era la pandemia”), l’autrice ha il guizzo artistico: “Non è mai troppo tardi per smettere di essere un mostro” e intravede una soluzione nelle motov (“Adoro questo cocktail di benzina, acido solforico e potassio”).
Un testo allegorico, carico di provocazione, che utilizza tutti i mezzi, sfiorando anche la blasfemia, pur di scuotere il pubblico dei lettori.
Una dimostrazione per assurdo ben riuscita. Da mandare a memoria.

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Blackout di Gianluca Morozzi
Trovi utile questa opinione? 
230
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

bel commento Bruno!
questo romanzo lo devo assolutamente leggere....appena la lista d'attesa chilometrica me lo permetterà :-))
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
25 Aprile, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Silvia! Sarebbe bello riuscire a leggere tutto quello che vorremmo. Anch'io, quando leggo un tuo commento (come quello di altri amici qui a Qlibri), concludo dicendo: questo lo devo proprio leggere! Grazie anche a te per gli ottimi spunti che offri sempre (come il tuo ultimo, che ho letto proprio oggi). :)
Complimenti Bruno...
E' da un pò che ne vedo così tante...che mi vien da dire...perchè assurdo?...cominciano a sembrarmi tanto normali certe cose, considerata la morbosità e l'attenzione che vi vengono posti...e mi chiedo: cosa potrebbe effettivamente scuotere l'animo umano ?
Pia
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
25 Aprile, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Decisamente d'accordo con te Bruno !
Uno dei libri piu' provocatori della Nothomb, da leggere...
;-)
@ Pia: la provocazione di Amélie - almeno a mio parere - è molto raffinata, intellettualmente stimolante e, in ogni caso, ha - sempre a parer mio - il suo contenuto morale. Cambiando discorso: ho letto che la tua gita è stata un successone! :)
@ CUB: che bella, la nostra affinità elettiva (per citare Goethe e darmi un po' di tono) :)
Sono rimasta molto colpita dalla tua recensione, metto in lista!
In risposta ad un precedente commento

25 Aprile, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Caspita! Che recensione! Un intreccio narrativo possente....trovi qualche analogia con Orwell?
7 risultati - visualizzati 1 - 7

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T