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Presto non ci saranno più api
Michèle è una sceneggiatrice affermata,insieme ad Anna , la sua migliore amica grazie ai soldi fatti, ha fondato la "AV Production" che promuove giovani talenti della cinematografia parigina. Michèle si è separata , dopo una lunga convivenza, da Richard ,il suo ex marito infatti ha sempre sofferto una profonda rivalità lavorativa nei suoi confronti, non ha mai accettato l'idea che lui, che pensava di essere il miglior sceneggiatore di Francia, fosse stato surclassato dalla sua stessa moglie,comunque sia, l'uomo sta provando a rifarsi una vita con Hèlène, molto più giovane di lui, ma anche molto meno interessante di Michèle della quale è ancora innamorato.Michèle, dal canto suo, ha provato a dimenticare Richard con Robert il marito di Anna! Ma si è pentita della carognata fatta alla sua migliore amica e non sa come liberarsi dell'amante che si è invaghito di lei. Irène è invece la vecchia madre di Michèle, una milf che si circonda di toy boy, l'ultimo è Ralf , un energumeno tutto muscoli e niente cervello; la donna ha reagito così alla separazione dal marito, ubriacone e violento che ha passato buona parte della sua vita matrimoniale a picchiare lei e Michèle, prima di finire in carcere per una sordida storia di maltrattamenti a minori. Infine c'è Vincent, il figlio ventiquattrenne di Michèle e Richard, ragazzo scapestrato che lavora come cameriere in un Mc Donald's, ha deciso di sposare una ragazza madre Josie , una poco di buono secondo Michèle, che ha spinto Vincent ad accumulare debiti un po con tutti. In questo caravanserraglio di amicizie tradite, coppie scoppiate e intrecci velenosi e nevrotici,si insinua un nuovo elemento ancora più subdolo e destabilizzante: uno stupratore. Michèle, che abita sola, in una villetta nella zona residenziale della capitale francese, una notte viene assalita in casa da uno sconosciuto che la violenta. La storia però non finisce quella maledetta giornata,infatti nonostante la donna abbia fatto ricorso a polizia, allarmi antifurto in tutta la casa ed ogni tipo di spry anti stupro, l'uomo tornerà a violentarla. Quello che ci consegna Philippe Djian è uno splendido affresco di una borghesia ormai decadente, priva di qualsiasi morale, sposata con l'ipocrisia , l'egoismo e sterili nevrosi, ma anche una vicenda drammatica dai raffinati intrecci psicologici dove la linea di separazione fra vittima e carnefice si assottiglia sempre di più , paurosamente.
di Luigi De Rosa