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Saramago contro dio (con la minuscola)
Questo libro interessantissimo potrebbe sembrare un intelligente fraseggio letterario ( per non usare il termine più volgare) su temi biblici, temi che si prestano molto bene a un gioco del genere, specie nella loro interpretazione letterale, cioè quella dell'ignorante come potrei essere io o magari (non lo so) Saramago. All'inizio il libro mi è sembrato scritto con il desiderio di ridere che viene al bambino durante la messa domenicale, con uno spirito ingenuo e un po' infantile. In realtà ho cambiato idea abbastanza presto: la narrazione è portata avanti con un accanimento che non può essere considerato bonario e scherzoso. Verrebbe da pensare che Saramago, pur professandosi ateo sia in realtà un credente, uno di quegli uomini che davanti ai tanti mali del mondo se la prendono con Dio perchè non interviene, perchè dà carta bianca all'uomo e si aspetta contro ogni calcolo probabilistico che sappia fare qualcosa di buono. Sembrerebbe che Saramago se la prenda con Dio perchè potendo impedire il male lascia l'uomo libero di fare il male, lascia morire i deboli e ammalarsi i bambini. Di più, se permette queste cose, Lui che può tutto, significa che vuole queste cose. Temi simili ci sono anche in Dostojeskij, anche se non questa ultima, estrema riflessione. A me sembra che un libro simile potrebbe scriverlo solo un credente perchè un ateo non sentirebbe tanto astio per qualcuno che non esiste, sarebbe uno spreco di forze.
Proseguendo comunque nella lettura fino alla geniale e originale conclusione ci si sente sempre più avvinti dal punto di vista di Saramago anche se non lo si condivide ( io non lo condivido). Comunque il libro è bellissimo. La lotta tra dio e l'uomo è portata avanti da caino, in un rovesciamento di ruoli che si accentua andando avanti nel racconto: caino è l'uomo, dio è il male del mondo, il male a cui non c'è rimedio. Non so se la scelta di non usare le maiuscole nei nomi propri e nella parola "Dio" sia una scelta di Einaudi o di Saramago. Io mi sono immaginato che l'autore abbia voluto dare ai personaggi un ruolo in qualche modo collettivo: caino è umano, dio non lo è.
La conclusione, che completa alla perfezione la ribellione di caino, è geniale.
Unico appunto, la scelta di Einaudi di sopprimere le virgolette, è elegante ma credo che non faciliti la vita al lettore occasionale.
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Commenti
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Mario mi sa che non è la scelta Einaudi di sopprimere le virgole e le punteggiature...è proprio lo stile inconfondibile di Saramago.....lui può!!
Bravo ottima analisi.
Vedremo. Prima gli altri due.
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Bisognerebbe recuperare un'edizione in lingua originale e vedere come e' scritta...