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IQBAL : piccolo dalit, grande eroe.
Se pensate a vostro figlio piccolo , a un nipotino, o a un qualsiasi bambino...quali immagini vi evocano? A me piace immaginare un bambino che ride felice , che gioca con gli amici , che corre su un prato con un aquilone...
Tutto ciò non ha fatto parte della vita del piccolo Iqbal.
Piccolo bambino che viveva in Pakistan, in una realtà di povertà assoluta e dove la famiglia, per un prestito ,lo mandò a lavorare a soli quattro anni in una fabbrica di tappeti, per un debito che non sarebbe mai riuscito ad estinguere e dove purtroppo subisce percosse e torture.
Ma Iqbal non era come gli altri, perchè lui aveva un senso di umanità e una forza interiore inimmaginabile...lui rappresentava "l'eccezione", anzichè venire domato si temprava...E' grazie a questo sua intraprendenza che tentò la fuga, ma non senza rinunciare di pensare a salvare anche i compagni che si trovavano nella sua stessa tragica condizione...
Il fato volle che il bambino incontrò Ehlsan , che lavorava per un'associazione che ha a cuore i bambini del Pakistan e opera contro il lavoro minorile...
La vita di questo bambino, che intenerisce, che vorresti abbracciare, che ti stupisce per il suo coraggio, che sarebbe auspicabile tutti avessero...continuò la sua lotta , la sua battaglia contro l'ingiustizia vissuta...
E a poco a poco , grazie all'associazione e ad una promozione di una grande marca di scarpe, portò il suo messaggio oltreoceano e si fece amare e apprezzare...ma sarà proprio la fama che segnerà la fine della sua breve vita...
Certo la lettura di questo libro potrebbe portare a diverse disquisioni sulla globalizzazione, sull'efficacia di scelte pubblicitarie di una certa rilevanza...
Ciò che preme a me è far conoscere la storia vera di un bambino che aveva sì tanto coraggio, persino di affrontare un vasto pubblico, ma che per un certo periodo ha avuto una gran paura...quella di rivedere la sua mamma...lei stessa vittima , che anzichè consolarlo, incoraggiava il suo maltrattamento...
Ecco che mi vien spontaneo pensare a questa mia recensione come a d una sorta di DENUNCIA CONTRO IL LAVORO MINORILE...che tuttora purtroppo persiste...
Caldeggio in maniera smisurata la lettura di questo libro, affinchè Iqbal venga conosciuto...e soprattutto resti per sempre nel cuore di tutti noi, come simbolo di tutti gli altri bambini che hanno vissuto e che vivono ancora la sua ingrata sorte.
Pia
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Commenti
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Nel libro il momento della morte viene infangato con un racconto perverso, purtroppo. Questo è l'unico momento che dovrebbe essere evitato se letto a dei bambini piccoli.
Si, concordo e trovo un'infamia che i bambini vengano maltrattati e usati.
Pia
P.S. Colgo l'occasione per ringraziare la mia alunna Sofia, che me l'ha consigliato.
So che questo testo è molto bello, come tu hai illustrato con il tuo coinvolgimento personale.
Ciao! :)
Bruno
Per me è sempre una gioia condividere il mio pensiero...
Pia
Pia
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