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HARU NO YUIKI
Nel mio Olimpo letterario e' stato collocato un nuovo trono, scolpito nell'oro il suo nome : Mishima Yukio.
Siamo nel primo decennio del 1900, strettamente a contatto con la nobilta' giapponese, in un clima in cui la radicata tradizione inizia mestamente ad intrecciarsi con il fluire della cultura occidentale.
Tre i personaggi principali della vicenda : Kyioaki, figlio di un marchese, bellissimo e viziato, annoiato eppure cosi' fortemente legato ai suoi princípi. Honda, figlio di un giudice imperiale, compagno di studi e fedele amico di Kyioaki e la magnetica Satoko, nata da un conte nel cui palazzo venne educato al contegno aristocratico il giovane marchese.
In un romanzo importante e raffinato Mishima ci offre una spendida visione dell'alta aristocrazia giapponese , tessendo magnificamente i pregiati fili di un ambiente solenne ricamato in fine broccato di ipocrisia, ostentatamente guarnito di passamanerie color formalita' , orlato del contegno prima di tutto e a discapito di tutto. Anche di un profondo sentimento d'amore, anche di due giovani vite.
Sancta sanctorum della similitudine, come un discepolo mi inchino nel luogo che costudisce una penna cosi' potente, magnifica, poetica.
"Il dondolio del risciò faceva sì che i tratti del suo volto apparissero leggermente snebbiati, come un fiore stretto tra dita tremanti ".
Poserete sul vostro tavolo un'orchidea lussureggiante, le radici che inforcano la tradizione imperiale, un gambo verde, eretto e possente come l'austera aristocrazia e lassù, al suo estremo, dei petali che spuntano ingenui e voluttuosi quali ambasciatori di bellezza, perlacei come la giovinezza, chiazzati di porpora come la passione.
L'orchidea , il cui fiore in eta' adulta si torce su se stesso , si modifica per esporre una diversa prospettiva del suo splendore proprio come due giovani che si innamorano. Poi una forbice taglia il fiore, la sua vitalita' ghigliottinata cade a terra, sulla neve bianca e fresca.
Consiglio vivamente NEVE DI PRIMAVERA a chi ama Mishima, benche' ci siano dei momenti in cui la scrittura e' lenta e faticosa, essi vengono superati in un attimo e oscurati dalla bellezza del suo stile e della trama. A chi si avvicina per la prima volta a questo autore, segnalo si tratta di 400 pagine a caratteri molto piccoli e fitti , forse e' meglio testare questo tipo di letteratura in un lavoro piu' breve.
Il libro e' il primo capitolo di una tetralogia chiamata IL MARE DELLA FERTILITA', definito capolavoro assoluto dell'autore.
Auguro a tutti buona lettura e scusandomi per la fretta scappo, urge che io vada a comprare SUBITO gli altri tre ;-)
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Commenti
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...A proposito di pagine e di Giappone ho iniziato 20 pagine di Murakami "L'uccello che girava le viti del mondo" ....in totale 1000 pagine! Ce la farò...
Peccato che la mia ultima "abbuffata" alla feltrinelli, risalga appena a domenica scorsa; nella prossima ondata, vedrò di non farmelo scappare :)
Calzina e Andrea, se non avete mai letto Mishima io consiglio qualcosa di piu' breve... Non tanto per il numero di pagine - che in un altro genere sarebbe irrisorio - ma perche' e' uno stile particolare, non vorrei vi bruciaste l'autore buttandovi in un titolo abbastanza corposo.
Io consiglierei LA VOCE DELLE ONDE o TRASTULLI di animali, per iniziare :-)
Gracy e meno male che quell'uno lo hai letto ! Ricordi ? Tu mi hai suggerito il mio primo Mishima, io ai tempi flirtavo con kawabata...mille pagine di Murakami ???!!! Io Mura non lo reggo proprio :-(
Ma per il momento passo: Sorgo rosso ha saziato per un po' la mia sete di Giappone!
Scherzi a parte, carissima, mi inchino (naturalmente alla maniera nipponica) :)
Bruno
@ Bruno, mi sa che hai ragione :-)
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ps che fortuna, ho trovato tutti e quattro i titoli disponibili in biblioteca :-)