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Amore e altri casi di emergenza
 
Amore e altri casi di emergenza 2013-04-03 04:47:59 GLICINE
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
GLICINE Opinione inserita da GLICINE    03 Aprile, 2013
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PICCOLI "ADULTI" E GRANDI "BAMBINI"!!

Primo libro che esce in Italia, anche se l’autrice irlandese ha scritto diversi altri romanzi; pensate, ha iniziato a scrivere a 34 anni, è una donna sposata con tre figli, l’idea di scrivere questo romanzo è nata, dopo che un amico le ha raccontato che la propria prozia aveva avuto un figlio in età molto giovane, il fatto è stato taciuto ed è rimasto un segreto fino alla morte della donna. Questo è il seme che ha germogliato ed ha dato come frutto: “Amore e altri casi di emergenza”. La frase che può riassumere il “succo” del romanzo potrebbe essere: Un incidente stradale, muore una donna, una donna vive, e le vite di due famiglie non saranno mai più le stesse.
La storia è scritta a due voci, partendo da due punti di vista completamente diversi.
Kat Kavanagh donna adulta di 40 anni, scrittrice di professione che si cela sotto lo pseudonimo di Killian Kobain, sopravvive all’incidente stradale che viene descritto nelle primissime pagine del libro.
Milo McIntyre, bambino di quasi dieci anni, figlio della donna che muore nello stesso incidente.
Non mi dilungo sulla trama, se non per dire che i personaggi sono ben tratteggiati, se pur in modo semplice, come semplice potrebbe apparire la quotidianità di ciascuno di noi.
La cosa che mi ha più colpito del libro, non è tanto l’intreccio della storia in sé, che risulta in ogni caso piacevole e godibile,ma quello che ad un certo punto mi è arrivato nella mente e nel cuore.
Il bambino Milo, appare più maturo e saggio dell’adulta Kat!
La disparità tra il linguaggio estremamente semplice, e tante caratteristiche che appartengono solo ad un bambino di dieci anni, e la maturità di certe riflessioni ed azioni del ragazzino stesso, vanno decisamente a cozzare, contro un linguaggio più articolato, che descrive azioni e comportamenti, di una immaturità in certi punti addirittura fastidiosa, del personaggio Kat.
Allora ci si ritrova a fare il tifo per Milo, per la sorella Faith, ma alla fine anche per Kat, per suo fratello Ed, affetto da Sindrome di Down e per l’ex fidanzato Thomas.
Visto che non si tratta di una Commedia drammatica, il lieto fine bisogna aspettarselo, sono 443 pagine che sanno di “buono”, la sensazione che il libro mi ha lasciato è positiva e dolce.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Lo consiglio alle QAmiche che amano letture non particolarmente impegnative, ma con una trama ben articolata e credibile.
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