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La cugina americana
 
La cugina americana 2013-03-30 09:57:35 ramona balan
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
ramona balan Opinione inserita da ramona balan    30 Marzo, 2013
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L' amore, il dovere, Londra

Francesca Segal, giovane esordiente figlia di Erich Segal (Love Story) e vincitrice del prestigioso 2012 Costa First Novel Award, ci catapulta nella Londra contemporanea nella comunità ebrea di Hampstead Garden. Protagonisti sono Adam e Rachel, due giovani amanti prossimi al matrimonio. I due si conoscono da sempre e si amano fin dall' adolescenza. Ma cosa succede se nella vita della tranquilla comunità ebrea irrompe la cugina di Rachel, Ellie, arrivata da New York? Ellie è bella e maledetta, una bad girl ribelle ma che ha anche bisogno dell' amore che i genitori (per una serie di sfortunati eventi) non hanno avuto la possibilità di dare. Tra Adam ed Ellie è amore a primo sguardo, ma le cose si complicheranno sempre più fino ad arrivare a un' incredibile svolta.
Ho amato fin dalle prime pagine, questo romanzo. Lo stile è semplice ma allo stesso tempo raffinato (senza essere troppo barocco) a tratti commovente, a tratti spiritoso e quasi ironico.
Abbiamo sotto la lente d' ingrandimento la comunità ebrea londinese ricca di contraddizioni e regole ferree. Così ci ritroviamo da una cerimonia nella sinagoga, ai grandiosi pranzi famigliari, tipici della cultura in questione.
"Alla sinagoga c'è posto per chi non crede, per chi crede, per chi è indeciso, o per chi crede solo durante i brevi attimi di turbolenza in aeroplano o negli ultimi cinque minuti di una partita di calcio, quando solo l' intervento divino potrebbe salvare la situazione".
Gli ambienti sono descritti in maniera veloce, non troppo minuziosa ma nemmeno troppo lacunare: quella della Segal, è la scrittura fatta equilibrio.
I personaggi sono indimenticabili ed è impossibile non innamorarsi di qualcuno. Abbiamo la tenera Rachel che "non riservava sorprese, e poterne anticipare le reazioni con assoluta certezza era per lui una dimostrazione della loro intimità. La vita è prodiga di imprevisti, come Adam ben sapeva. Preferiva guardare in prospettiva. Un copilota leale ed affidabile era più importante del fuggevole fremito che poteva scaturire da un temperamento più istintivo."
Intorno alla storia ruota anche il personaggio di Lawrence, padre di Rachel che è molto stimato anche da Adam data la sua presenza di capofamiglia. "Il semplice calore della sua presenza era avvolgente".
Traviamo Jaffa "che si era buttava nella vita di Londra e tra le braccia spalancate di Lawrence con grande facilità, come se avesse organizzato tutto in anticipo per cablogramma".
E poi c'è la bellissima Ellie. "E quello che pensava di lei perdeva importanza perché in sua presenza gli era impossibile pensare."
Il finale è incredibilmente azzeccato e supera ogni aspettativa.

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