Dettagli Recensione
“In Gossip We trust”
Philip Roth che piaccia o meno è uno dei più grandi scrittori americani contemporanei e forse uno dei pochi cultori che hanno dentro la propria anima la vera America e lo dimostra in questo libro, per le sue ideologie, per la sua grandiosa capacità di scrittore originale, riflessivo,dissacrante e per la sua trasgressione di ebreo fuori dagli schemi.
Un uomo “legno storto” pieno di vizi e difetti.
Anche questa volta, come è successo nella lettura meravigliosa e soddisfacente “Pastorale americana” Roth dà il meglio di sé nel rivoltare come un calzino gli uomini e le loro storie. Anche se in questo ho trovato difficoltà a entrare nel vivo dei personaggi per la narrazione spesso ostica e fuorviante.
In “Pastorale americana” si assiste all’evoluzione umana dello Svedese in “Ho sposato un comunista” assistiamo all’evoluzione di Ira Ringold, della moglie Eve Frame e della figliastra Silphid. Una triade davvero complicata di personaggi ricchi di qualità spesso poco positive e ricche di spessore, che hanno capacità di fornire tanto materiale sull’indole degli uomini in genere. Chi racconta la storia è sempre Nathan Zuckerman (l’alter ego di Philip Roth) e lo fa da anziano, assieme a Murray, fratello di Ira ex insegnante universitario.
Siamo in America poco dopo gli anni 40, Ira è un uomo dai grandi ideali, operaio da giovane e per una casualità si ritrova attore che sposa una celebre attrice, Eve Frame ricca e raffinata, che ha già una figlia Silphid, musicista e irrequieta che odia fortemente la madre e Ira. Chi trascina le loro vicissitudine e le loro scelte è il periodo storico e sociale, a tratti sottoforma di un quadro disperato, quasi urlato, dove l’antisemitismo, il maccartismo, il liberalismo, la democrazia, i sindacati e il razzismo sono raccontati attraverso le storie del dopoguerra con un occhio rivolto all’irrazionalità, al pettegolezzo come variante della verità che fa parte della società attuale e che per certi aspetti è quasi diffusa più di ogni altro credo.
“La letteratura nuoce all'organizzazione. Non perché sia apertamente pro o contro, o anche subdolamente pro o contro. Nuoce all'organizzazione perché non è generale. L'intrinseca natura del particolare consiste nella sua particolarità, e l'intrinseca natura della particolarità sta nel non potersi conformare. Sofferenza generalizzata? Ecco il comunismo. Sofferenza particolareggiata? Ecco la letteratura. L'antagonismo è in questa polarità. Tenere in vita il particolare in un mondo che semplifica e generalizza: ecco dove comincia la lotta.”
.….le stelle sono indispensabili…..
Geniale.
Indicazioni utili
-pastorale americana
...per completare la trilogia
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